La crescita delle esportazioni, secondo le Dogane cinesi, è la più ampia da oltre due decenni
PECHINO - La Cina registra a gennaio-febbraio un surplus commerciale di 103,25 miliardi di dollari (95,36 miliardi di franchi), rimbalzando dai 7,09 miliardi combinati di deficit del primo bimestre 2020, nel pieno della crisi del Covid-19, e battendo il consensus degli analisti del saldo positivo di 60 miliardi.
L'export cresce per l'ottavo mese di fila e vola del 60,6% annuo, oltre il 38,9% atteso e in accelerata sul 18,1% di dicembre, con il miglioramento della domanda globale. L'import sale del 22,2%, per il quinto mese consecutivo, dopo il +6,5% di dicembre e le previsioni a +15%, grazie ai miglioramenti sul fronte della pandemia e ai prezzi delle commodity.
La crescita delle esportazioni, secondo quanto diffuso dalle Dogane cinesi, è la più ampia da oltre due decenni, trainata dai prodotti dell'elettronica legati allo smart working (+54,1%) e tessile-medicali (+50,2%) di contrasto alla pandemia del nuovo coronavirus, come le mascherine.
Tuttavia, il dato sconta l'accorpamento dei due mesi deciso nel 2020 in piena pandemia, pur essendo una modalità in linea con il modo in cui vengono rilasciati altri indicatori per attenuare le distorsioni dovute alle festività del Capodanno lunare, che possono cadere in entrambi i mesi.
Gli ultimi dati doganali sono in netto contrasto con il calo dello scorso anno di circa il 17% delle esportazioni e del 4% delle importazioni: nel primo bimestre 2021, l'interscambio commerciale è cresciuto nel suo complesso del 32,2% annuo.