Cerca e trova immobili

STATI UNITILe sneaker “sataniche” di Lil Nas X fanno infuriare Nike

30.03.21 - 17:00
Il colosso dell’abbigliamento sportivo ha fatto causa al collettivo MSCHF per i danni all’immagine del brand
Reuters
Le sneaker “sataniche” di Lil Nas X fanno infuriare Nike
Il colosso dell’abbigliamento sportivo ha fatto causa al collettivo MSCHF per i danni all’immagine del brand

BEAVERTON - Hanno impiegato un solo minuto - nonostante il non proprio abbordabile prezzo di 1'018 dollari al paio - le "Satan Shoes" ideate dal rapper Lil Nas X e realizzate in collaborazione con il collettivo artistico MSCHF a registrare il tutto esaurito ieri in occasione del loro lancio. E Nike, che già si era distanziata dal progetto, ha fatto scattare subito l'azione legale.

Il modello "custom" è stato infatti creato utilizzando come scarpa base una Nike Air Max 97s nera, a cui sono stati aggiunti tra le altre cose un pentacolo di bronzo e una croce rovesciata. E in ogni suola è stata pure inclusa una goccia di sangue umano. L'idea - riprodotta in 666 esemplari - non è piaciuta per niente al colosso dell'abbigliamento sportivo, che ora pretende dal collettivo un risarcimento per i danni provocati all'immagine del brand.

A mettere il carico sulla bilancia nella decisione di Nike sono state soprattutto le reazioni negative che la scarpa ha suscitato dopo il suo annuncio tra i vari social network. Anche perché in molti non hanno capito che l'azienda di Beaverton non era in alcun modo collegata al progetto. E altri si sono rifiutati di crederlo. E così si è passati dai «non comprerò mai più un paio di Nike» ai «è disgustoso! E come è possibile che Nike non sia coinvolta se c'è il loro simbolo sulla scarpa!».

Per il colosso, si legge nell'esposto, il collettivo artistico MSCHF «ha ingannato i clienti facendo loro credere che Nike avesse approvato le "Satan Shoes"». E «il fatto che i clienti pensino che si tratti di prodotti ufficiali sta facendo si che non vogliano più acquistare nessun prodotto di Nike nel futuro».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE