Secondo Lundgren, in questo modo si riaprirebbero i viaggi internazionali solo a chi se li può permettere
«Il prezzo dei due test verrebbe a costare ancor più del prezzo del biglietto aereo»
LONDRA - L'amministratore delegato di EasyJet, Johan Lundgren, si è dichiarato poco convinto del piano di rilancio dei viaggi da parte del Regno Unito.
In particolare, il Ceo della compagnia britannica ritiene che non dovrebbe essere obbligatorio effettuare due test Covid-19 per chi si reca in destinazioni definite «a basso rischio». Lo riporta La Bbc.
Le autorità britanniche hanno infatti proposto l'idea di un sistema a semaforo, volto a classificare il grado di rischio legato al Covid-19 di ogni paese (verde = basso rischio, rosso = alto rischio). Tuttavia, anche i viaggi nei paesi definiti "verdi" avrebbero come presupposto l'obbligo di effettuare ben due tamponi, ciò che non piace al capo di EasyJet.
«Questo non ha senso per me», ha detto Lundgren, «poiché aggiunge solo costi e complessità». A detta del dirigente, talvolta il costo dei test Covid potrebbe così addirittura superare i prezzi dei biglietti dei viaggi con EasyJet.
In questo modo «non si aprirebbero i viaggi internazionali per tutti, ma solo per coloro che se lo possono permettere» ha poi aggiunto il Ceo.
Oltre a ciò, Lundgren ha espresso una certa delusione, condivisa dall'industria dei viaggi in generale, a causa delle parole di Boris Johnson che ha detto che è «troppo presto» per sapere quando i viaggi internazionali potranno effettivamente riprendere.
La risposta del Primo Ministro
Boris Johnson ha in seguito dichiarato che comprende il punto di vista di Lundgren. «Vogliamo rendere le cose il più semplice possibile. Il capo di easyJet ha ragione a concentrarsi su questo problema. Vedremo cosa possiamo fare per rendere le cose più flessibili e accessibili possibile» ha ribadito oggi il premier.
«Dobbiamo essere realistici. Molte delle destinazioni in cui vogliamo andare al momento stanno subendo una nuova ondata di malattia Covid. Non possiamo farlo immediatamente, ma informeremo il più presto possibile sui viaggi internazionali. So quanto la gente sia impaziente di prenotare le proprie vacanze se possibile, ma dobbiamo essere prudenti» ha concluso Johnson.