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MONDOQuelli che non cambiano le password, nemmeno dopo una violazione

06.05.21 - 06:30
Cinque semplici misure per ridurre i rischi, in occasione dell'odierna Giornata mondiale
Depositphotos (roobcio)
Il 66% delle persone non prende in considerazione la possibilità di cambiare le password dopo aver saputo di importanti violazioni di dati.
Il 66% delle persone non prende in considerazione la possibilità di cambiare le password dopo aver saputo di importanti violazioni di dati.
Fonte Ats Ans
Quelli che non cambiano le password, nemmeno dopo una violazione
Cinque semplici misure per ridurre i rischi, in occasione dell'odierna Giornata mondiale

BUCAREST - Il 66% delle persone non prende in considerazione la possibilità di cambiare le password dopo aver saputo d'importanti violazioni di dati, e più della metà non ha cambiato le proprie password negli ultimi 12 mesi. Nonostante la sempre maggiore consapevolezza degli attacchi hacker, soprattutto attraverso il phishing e i ransomware, la parola chiave più usata al mondo rimane '123456'. Lo ricorda la società di sicurezza Bitdefender in occasione della Giornata mondiale della password che cade ogni anno il primo giovedì di maggio e quindi domani.

«La maggior parte delle persone nel mondo ora ha almeno una password esposta a causa di un sito web compromesso. Anche un esperto di sicurezza come me non è immune. Dopo un'analisi, ho scoperto che le mie informazioni private sono state esposte su circa 40 siti web violati a cui mi ero registrato - spiega Alex 'Jay' Balan, Director, Security Research di Bitdefender - Spesso si pensa di non possedere nulla che i criminali possano desiderare ma in realtà non è così. Gli utenti possiedono diverse password per i servizi di posta elettronica, le piattaforme di streaming video, le piattaforme scolastiche e tanti altri accessi. Resta l'esigenza di avere una Giornata mondiale dedicata alle password per ricordarci quanto questo sia importante».

Il ricercatore ricorda infine cinque misure per ridurre il rischio di violazione delle password: utilizzare uno strumento per la gestione delle password; usare il 'single sign on' (autenticazione unica) piuttosto che creare un account e un'altra password quando possibile; evitare i servizi che non supportano l'autenticazione a più fattori; adottare un comportamento sicuro quando si è online; usare sistemi di riconoscimento biometrico come l'impronta digitale e l'identificazione del viso.

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