Il gruppo automobilistico ha registrato un fatturato solido nel primo semestre 2021, ma c'è qualche timore
AMSTERDAM - Chiuso il primo trimestre del nuovo anno con ricavi in crescita, il gruppo Stellantis ha fissato i propri obiettivi per il 2021, ma si mostra preoccupato per la carenza di semiconduttori.
Come indicano le cifre condivise dal Sole 24 Ore, nei primi tre mesi del 2021 la carenza delle componenti ha ridotto le consegne dell'11%. Ciò rappresenta 190mila vetture colpite.
Secondo il Ceo della società, Carlos Tavares, «la carenza globale di semiconduttori sta colpendo duramente l'intero settore automobilistico», e per questo «i nostri team d'ingegneria, acquisti, produzione e commerciali sono mobilitati 24 ore su 24. Ogni giorno intraprendiamo azioni decisive per ridurre al minimo l'impatto negativo su volumi di produzione e risultati» si legge in una nota ai dipendenti, condivisa da Lapresse.
Ciò che preoccupa maggiormente il Cfo del gruppo, Richard Palmer, è l'evoluzione della situazione nel secondo trimestre, in quanto è pronosticabile un peggioramento. «La visibilità è ancora relativamente limitata. Sarebbe imprudente, in questa fase, dire che questo problema sia archiviato».
Nel frattempo, come anticipato, il gruppo automobilistico ha registrato un +14% per quanto riguarda i ricavi del primo trimestre (34 miliardi di euro), con le vendite che hanno registrato un +12%. Come spiega l'azienda stessa nel proprio bilancio, il miglioramento è dovuto a un portafoglio di marchi diversificato, e al mix di mercato favorevole in America del Nord ed Europa.
Il gruppo Stellantis, lo ricordiamo, è nato dall'unione tra PSA (Peugeot, Citroën) e FCA (Fiat, Chrysler).