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MONDOLe menti che hanno re-inventato il mondo in tempo di pandemia

07.05.21 - 06:30
Le ha raccolte Forbes, identificando imprenditori e leader che si sono messi in luce negli scorsi mesi
Depositphotos (kantver)
Le menti più illuminate emerse durante la pandemia.
Le menti più illuminate emerse durante la pandemia.
Le menti che hanno re-inventato il mondo in tempo di pandemia
Le ha raccolte Forbes, identificando imprenditori e leader che si sono messi in luce negli scorsi mesi

NEW YORK - L'arrivo della pandemia di coronavirus ha sconvolto il mondo e provocato cambiamenti epocali: molti negativi, ma alcuni positivi.

Forbes ha stilato una lista delle menti imprenditoriali più lucide di quest'epoca difficile, mettendo insieme coloro i cui «prodotti e piattaforme digitali hanno spostato i mercati, plasmato la storia e mantenuto integra la vita delle persone - la loro salute, il lavoro, i pasti e la sanità mentale».

Al primo posto dell'elenco di «coloro che hanno reinventato il mondo quando ne avevamo più bisogno» c'è il Ceo di Pfizer Albert Bourla. Il manager del colosso farmaceutico ha dichiarato a Forbes che sarebbe stato disposto a spendere un miliardo di dollari nel 2020 per sviluppare il vaccino anti-Covid, anche senza avere la certezza matematica della sua efficacia. Una scommessa vinta, si può ben dire. Stesso discorso per Stéphane Bancel, a capo di Moderna, che l'anno scorso ha sottolineato l'importanza di arrivare al più presto a un antidoto alla malattia che sta flagellando il pianeta. «Ogni giorno perdiamo vite; crediamo davvero che ognuno di essi sia importante». Il preparato dell'azienda è stato il secondo a essere approvato e ora è diffuso in tutto il globo.

Il lockdown ha fatto poi scoprire a tutto il mondo uno strumento come Zoom. Il 2019 era stato il migliore per l'azienda fondata da Eric Yuan, ma il 2020 - e la necessità di uno strumento per videoconferenze per motivi di studio, lavoro o altro - ha portato un risultato 20 volte migliore. Anche il mondo degli investimenti è stato sconvolto dalla pandemia e nessuno più che Robin Hood è andato vicino a «democratizzare la finanza», come promesso dai cofondatori Vlad Tenev e Baiju Bhatt.

I servizi di consegna a domicilio hanno visto un vero e proprio boom: Instacart, azienda che gestisce un servizio di consegna e ritiro di generi alimentari negli Stati Uniti e in Canada, «ha visto cinque anni di crescita nel giro di cinque settimane». Parola del suo Ceo e fondatore, il 34enne Apoorva Mehta. C'è poi la consacrazione definitiva delle piattaforme di streaming video, e chi più di Netflix ha beneficiato delle condizioni pandemiche? Sotto la guida di Reed Hastings, il colosso ha superato i 204 milioni di abbonati e una capitalizzazione di mercato di oltre 233 miliardi di dollari.

Se il lockdown ha chiuso le palestre, il fitness è sbarcato nelle case. Tra i servizi che hanno beneficiato dell'aumento vertiginoso del settore c'è stato Mirror, fondato dalla 36enne ex ballerina Brynn Putnam. C'è poi la necessità di sicurezza informatica, diretta conseguenza dell'imperante digitalizzazione. La pandemia ha reso miliardario Todd McKinnon, fondatore e Ceo di Okta, che permette alle aziende di verificare l'identità di utenti e dipendenti.

«L'innovazione risolve i problemi» assicura poi Cathie Wood, fondatrice e Ceo della piattaforma Ark Investment Management che ha vissuto una crescita enorme. Infine c'è Sid Sijbrandij, che con la sua GitLab fornisce una suite di strumenti software che aiutano gli sviluppatori a creare, gestire e proteggere le loro app. A Forbes ha spiegato: «Pensavo che avremmo passato i prossimi dieci anni a convincere il mondo come fare meglio a distanza. Invece, il Covid lo ha fatto in pochi mesi».

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