La compagnia aerea, dopo i 12 mesi «più impegnativi» della sua storia, confida «in un rimbalzo»
DUBLINO - Esercizio 2020/21 disastroso per Ryanair: la compagnia aerea low cost ha registrato al 31 marzo una perdita pari a 815 milioni di euro (circa 893 milioni di franchi svizzeri).
Pesano ovviamente le restrizioni ai viaggi introdotte per limitare la diffusione del coronavirus, con i «governi europei» che «con scarso preavviso o coordinazione hanno imposto lo stop ai voli, restrizioni di viaggio e lockdown nazionali». I passeggeri sono scesi dell'81% a 27,5 milioni. Nell'esercizio precedente erano stati invece 149 milioni e Ryanair aveva fatto segnare un utile di un miliardo di euro.
Gli scorsi 12 mesi sono stati «i più impegnativi» nella storia lunga 35 anni dell'azienda. I prossimi mesi e l'incertezza sulle disposizioni dei vari governi relative ai viaggi rendono impossibile fare previsioni sull'esercizio in corso, anche se le prenotazioni sono aumentate in modo importante dallo scorso mese di aprile. Il direttore finanziario Neil Sorahan ha dichiarato: «Siamo cauti nelle nostre prospettive. Si tratta di far tornare la loro fiducia tra le persone». Nella seconda metà dell'anno Ryanair si attende «un forte rimbalzo della domanda repressa di viaggi». L'amministratore delegato Michael O'Leary ha aggiunto che di avere la speranza che i buoni dati di queste settimane permettano di chiudere l'anno fiscale 2021/22 in pareggio.