Le autorità sudcoreane mirano a rafforzare la supervisione dei mercati virtuali, per contrastare il trend
SEUL - L'evasione fiscale messa in atto da alcuni investitori in criptovalute ha raggiunto l'attenzione del Governo di Seul, che ha deciso di stringere le viti.
Il Ministro delle finanze, Hong Nam-ki, ha infatti proposto di rivedere il sistema dei codici fiscali, in modo che le autorità possano sequestrare i beni in cripto detenuti dagli evasori fiscali, sebbene siano conservati in portafogli digitali. Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters.
La regolamentazione attuale, lo ricordiamo, rende difficile per le autorità confiscare determinati beni virtuali presenti nei wallet digitali, mentre quelli resi accessibili tramite gli scambi possono essere sequestrati più agevolmente.
Perseguire gli evasori fiscali fa parte di un ampio progetto della Corea del Sud, che mira a rafforzare la supervisione dei mercati delle criptovalute per sradicare il riciclaggio di denaro e altri crimini finanziari che utilizzano le criptovalute.
Oltre ad avere nel mirino gli investitori in cripto, recentemente il Governo ha aumentato le tasse dei più ricchi, per contrastare l'onere dei costi in aumento a causa di una popolazione che invecchia sempre più: secondo i censimenti, si tratta della società con la velocità d'invecchiamento più alta a livello internazionale, e che nel 2020 ha registrato il più basso tasso di natalità al mondo.
Il Ministero presenterà la revisione fiscale al parlamento entro il 3 settembre.