Il colosso prevede ricavi tra 81 e 82 miliardi di dollari. Di questi, 36 miliardi sono legati al siero anti-Covid
NEW YORK - Pfizer chiude il terzo trimestre con ricavi a 24,1 miliardi di dollari (+130%) spinta dalle vendite del vaccino Covid. Escluso il Comirnaty, spiega una nota, i ricavi sono cresciuti del 7% a 11,1 miliardi.
Su questa scia il gruppo americano alza le stime per l'intero anno 2021 per i ricavi a un intervallo compreso tra 81 e 82 miliardi e dell'Eps tra 4,13 e 4,18 dollari (+94% e +84%). In particolare prevede circa 36 miliardi di ricavi per Comirnaty, stimando la vendita di 2,3 miliardi di dosi.
«Anche se siamo orgogliosi della nostra performance finanziaria, siamo ancora più orgogliosi di ciò che questi risultati finanziari rappresentano in termini di impatto che stiamo avendo sulle vite umane in tutto il mondo. Ad esempio, più del 75% dei ricavi che abbiamo registrati fino al terzo trimestre 2021 per il Comirnaty provengono da paesi fornitori al di fuori degli Stati Uniti e rimaniamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di fornire almeno due miliardi di dosi ai paesi con redditi bassi e medi entro la fine del 2022: almeno un miliardo da consegnare quest'anno e un miliardo l'anno prossimo, con possibilità di aumentare tali consegne se vengono effettuati più ordini da questi paesi per il 2022», sottolinea il presidente e Ceo Albert Bourla.
«Un miliardo di queste dosi - aggiunge - saranno fornite al governo degli Stati Uniti a un prezzo senza scopo di lucro da donare alle nazioni più povere del mondo gratuitamente».