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Regno UnitoIl giorno dopo la Festa del ringraziamento, Lush volterà le spalle ai social media

23.11.21 - 13:30
Per il marchio il problema della salute mentale degli utenti viene volutamente ignorato dalle piattaforme
Lush - Florence Welke
Il giorno dopo la Festa del ringraziamento, Lush volterà le spalle ai social media
Per il marchio il problema della salute mentale degli utenti viene volutamente ignorato dalle piattaforme

POOLE - In posa sul divano con una maschera Lush, mentre si aspettano i dieci minuti prima del risciacquo, il marchio Gen-Z invita tutti i suoi clienti a prendersi una vera pausa. E lo fa lasciando completamente i social media di Mark Zuckerberg, come anche Snapchat e Tik Tok.

Una community di milioni di persone resterà senza il suo shop di fiducia nei feed dei social media. Scrollando non troverà più consigli per la routine quotidiana e i prodotti in arrivo per la stagione di Natale. Perlomeno, non su Instagram, Facebook, e nei video di Tik Tok e Snapchat. Conosciuta soprattutto dai Millenials e dalla Gen-Z, Lush è un brand di saponi, cosmesi e benessere naturali, quasi tutti vegan, cruelty-free e plastic-free. Ha 900 negozi aperti in tutto il mondo, tra cui due in Ticino.

Da sempre l'azienda si impegna in una politica di ricerca del relax, ma anche e soprattutto di salute e ambiente. Ci sono sempre più dati che mostrano come i social media siano deleteri per gli adolescenti, il bacino di utenza principale della marca. Un problema che, come rivelano i Facebook Papers, è noto da molto tempo ai Ceo dei social, ma che continua a essere ignorato. Perciò, a partire dal prossimo 26 novembre, Lush ha deciso di voltare le spalle a tutte queste piattaforme «finché non agiranno per fornire un ambiente più sicuro per gli utenti. Questa scelta verrà implementata in tutti i 48 Paesi in cui opera il nostro marchio». Così si legge in un comunicato diramato dall'azienda.

«Esattamente come le prove del cambiamento climatico sono state ignorate e sminuite per decenni, la preoccupazione sui gravi effetti dei social media ora viene ampiamente trascurata». In pratica Lush ha deciso di non aspettare che questi cambino, vuole affrontare il problema ora. «Ci auguriamo che le piattaforme introducano solide linee guida e che la regolamentazione internazionale venga trasformata in legge. Ma non possiamo aspettare. Ci sentiamo obbligati a intraprendere delle azioni per proteggere i nostri clienti dal danno e dalla manipolazione che potrebbero subire mentre cercano di connettersi con noi».

Lush continuerà comunque a comunicare sul proprio sito, attraverso la Newsletter, e a lasciare ai propri clienti il Lush Times, il giornale gratuito con consigli, interviste e nuove uscite. E non abbandonerà completamente le piattaforme online: il suo profilo resterà attivo su Youtube, Pinterest e Twitter: «Faremo tutto il possibile per trovare nuovi modi per connetterci, per costruire canali di comunicazione migliori, nonché per utilizzare i vecchi percorsi collaudati. Non è necessario fare clic su Mi piace, Iscriviti o Attiva le notifiche, le persone possono semplicemente fare un salto per controllarci quando vogliono».

Una mossa simile era già stata portata avanti da Lush nel 2019, quando aveva deciso di abbandonare i social media. Ma con i vari lockdown, nel 2020 aveva deciso di riconnettersi per ritrovare i propri clienti che erano rimasti chiusi in casa e che avevano come unica finestra sul mondo lo schermo di smartphone, laptop e tv. Resta il fatto che «non è sufficiente che le aziende smettano di pubblicare pubblicità a pagamento. Le persone e il loro tempo sono la valuta di questi canali e non vogliamo che i nostri contenuti vengano utilizzati da algoritmi nascosti progettati per tenere le persone prigioniere».

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