La valuta digitale ha visto il suo valore amputato di 13'000 dollari in due giorni (e non è la sola)
NEW YORK - A un mese dal picco, il capitombolo che lo ha portato a perdere circa 13'000 dollari di valore fino al di sotto della quota 50'000 dollari. È stato un weekend decisamente nero per il Bitcoin che, in una manciata di ore, ha finito per perdere più di un quinto del suo valore.
Un contraccolpo arrivato assolutamente inatteso e che, anzi, contraddice quanto previsto dagli analisti che per la criptovaluta si attendevano vette ben al di sopra del punto massimo mai raggiunto dall'e-conio, ovvero i 68mila dollari. Il motivo di questo ottimismo? Una generale debolezza dell'oro, unita a una crisi lieve - ma percepibile - degli asset tradizionali.
L'inizio del crollo si è palesato sabato, con una perdita di valore del 22% a 41'967 dollari. Non è bastato il recupero nella mattinata di lunedì che lo ha portato a quota 48'600, il livello più basso da ottobre.
Come per molte altre faccende legati ai mercati è difficile stabilire una motivazione alla base di questo tracollo, secondo alcuni analisti della UBS potrebbe centrare l'incontro previsto questo mercoledì fra alcune figure di spicco della scena cripto al Campidoglio, per un'audizione davanti a un comitato d'indagine del Parlamento.
E non è solo il Bitcoin a piangere, con diverse altre valute digitali a restare stazionarie nelle cifre rosse. Fra queste anche la "numero due", ovvero Ethereum, che dai 4'600 dollari di venerdì è arrivata i 4'000 dollari di lunedì.