I prossimi mesi? Saranno positivi, secondo un sondaggio effettuato tra un centinaio di CFO (responsabili delle finanze)
ZURIGO - La gran parte delle aziende svizzere non vede all'orizzonte una recessione. È quanto emerge da un sondaggio promosso dalla società di consulenza Deloitte.
Il 46% dei 99 responsabili delle finanze (CFO) di importanti imprese (quotate e no) interpellati fra l'1 e il 21 marzo ritiene che i prossimi 12 mesi saranno positivi per l'economia elvetica. La quota si è dimezzata rispetto all'ultimo analogo rilevamento di settembre, ma continua a superare sensibilmente quella - al 22% - di coloro che scommettono su uno sviluppo negativo.
Il 57% dei manager prevede inoltre un miglioramento delle prospettive della propria azienda: solo il 15% si aspetta sviluppi sfavorevoli. Il 64% punta su un aumento del fatturato (era il 79% sei mesi or sono). Riguardo ai margini operativi ottimisti e pessimisti invece si equivalgono.
«La Svizzera è uscita dalla crisi del coronavirus più rapidamente di molti altri paesi dell'Ocse», commenta il Ceo di Deloitte Reto Savoia, citato in un comunicato. «Le aziende hanno già imparato a gestire i problemi della catena di approvvigionamento durante la pandemia. E anche l'aumento I tassi d'inflazione negli Stati Uniti e nell'Ue non sono più una sorpresa per loro», spiega l'esporto. «Quindi attualmente prevedono che la guerra in Ucraina rallenterà la ripresa, ma che l'economia elvetica rimarrà su un cammino di crescita».