Confermate le voci sulla possibile cessione del club. L'acquirente: un fondo del Barhrein già attivo in Italia
MILANO - Chi ha visto "House of Gucci" l'ha già conosciuto. Nel film è il placido - ma spietato - uomo d'affari interpretato da Youssef Kerkour, che rileva il marchio di moda in crisi durante una turbolenta cena a base di pesce. Il banchiere iracheno Nemir Kirdar è un volto noto, nel mare degli "squali" della finanza globale. Anche se è scomparso nel 2020, il suo fondo Investcorp con base in Bahrein non ha perso l'appetito per gli affari grossi.
Questa volta il piatto succulento è il Milan che fu di Silvio Berlusconi, poi del tuttofare cinese Honghong Li, infine del fondo newyorkese Elliott. L'attuale proprietario, stando a quanto annunciato dal quotidiano francese L'Equipe nei giorni scorsi, avrebbe deciso di vendere la squadra.
Il nome della Investcorp è stato confermato da agenzie autorevoli come Bloomberg e Reuters, così come l'importo su cui si starebbero svolgendo - in esclusiva - le trattative: un miliardo di euro. Dopo vari passaggi di mano, il club completerebbe così un "giro del mondo" in appena 5 anni, Italia-Cina-Stati Uniti-Bahrein.
Atterrando nel piccolo ma ricco regno del Golfo, le azioni rossonere si troverebbero in buona compagnia. La Investcorp in passato ha investito oltre che in Gucci nel marchio di yacht italiano Riva e in quello di abbigliamento sportivo Dainese. Di recente il fondo - ora controllato dall'uomo d'affari ed ex capo militare Mohammed Mahfoodh Al Ardhi - ha effettuato importanti acquisti immobiliari a Milano e Roma.
Secondo le indiscrezioni sarebbe ormai solo questione di prezzo. Le trattative cascano in un momento non proprio brillantissimo per il calcio italiano (con l'esclusione dai Mondiali) ma la quotazione del club rossonero è in salita, dopo il ritorno in Champions League la squadra è in lotta per lo scudetto. Le prossime partite potrebbero influire a peso d'oro sul destino di uno dei simboli del calcio d'oltre confine.