Berlino vuole che siano riconsegnate alla Russia, Kiev si oppone
BERLINO - La guerra del gas si combatte anche su alcune turbine del gasdotto Nord Stream attualmente in fase di manutenzione nelle officine del gruppo tedesco Siemens in Canada. La Germania le rivuole indietro per restituirle alla Russia, mentre Kiev ha esortato il Canada a restituire le turbine della Gazprom all'Ucraina, esortando Berlino a «non cedere al ricatto del Cremlino».
Secondo la Tass, che cita il quotidiano canadese "Globe and Mail", Canada e Germania sarebbero vicini a un accordo per la restituzione delle turbine alla Russia e, secondo fonti, sarebbero in corso sul tema anche colloqui con l'Ucraina. Berlino ha dichiarato di aver ricevuto «segnali positivi» dal Canada, secondo il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.
Il gruppo russo del gas Gazprom aveva commissionato la manutenzione delle turbine a metà giugno per giustificare una riduzione delle sue consegne in Germania attraverso il gasdotto Nord Stream. La Germania non crede al motivo tecnico invocato da Gazprom per spiegare il calo delle consegne di gas, ma ritiene che il ritorno delle turbine priverebbe la Russia di un pretesto per prolungare questa chiusura dei rubinetti del gas, che rischia di degenerare in una grave crisi energetica.
Da parte sua, l'Ucraina ha esortato il Canada a non restituire la turbina. «Chiediamo al Canada di non consegnare la turbina Gazprom alla Germania, ma all'Ucraina», ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook Serguiï Makogon, capo dell'operatore di trasporto del gas OGTSU.
A suo dire, i gasdotti ucraini sono in grado di trasportare un volume di gas sufficiente in Germania per compensare il calo delle consegne russe. «L'Ucraina può trasportare l'intero volume del Nord Stream, mentre c'è ancora il gasdotto Yamal inattivo che passa attraverso la Polonia», sostiene Makogon.