Un anno dopo, la scommessa di Meta sembra aver perso la fiducia degli azionisti. E nel 2023 perderà ancora più soldi
MENLO PARK - Menlo Park, abbiamo un problema. O perlomeno viene spontaneo pensarlo se si osservano le cifre che zavorrano l'ultimo trimestre di Meta. Utili dimezzati (-52%) rispetto a un anno fa e ricavi in calo. Dall'inizio dell'anno, la divisione Reality Labs del colosso che fa capo a Mark Zurckerberg - quella che, un anno fa, si è ritrovata tra le mani le fiches per l'all-in sulla scommessa del Metaverso - ha messo a referto un tonfo pari a 9.4 miliardi di dollari. Più un buco nero, almeno finora, che un Metaverso.
Il CEO di Meta ha riconosciuto che, nell'immediato, «ci troviamo davanti a sfide sui ricavi». Mentre sul futuro si è mostrato più ottimista, perché «la nostra comunità continua a crescere». E i numeri, nudi e crudi, lo confermano. Facebook può infatti contare su 1.98 miliardi di utenti attivi, in media, ogni giorno (+3%). Che salgono a 2.96 miliardi sull'arco di un mese. Meglio di quanto era stato messo a preventivo ai piani alti di Menlo Park. E sempre i numeri fanno sorridere anche l'andamento di WhatsApp e Instagram; entrambi veleggiano infatti oltre la quota dei 2 miliardi di utenti su cadenza mensile.
Gli analisti però non sembrano condividere lo stesso ottimismo. E anzi, nutrono più di un dubbio sulla bontà delle strategie con cui Meta sta pilotando verso il futuro.
La doccia fredda sui conti di Reality Labs in particolare, scrive oggi il Sole 24 Ore, fa riemergere interrogativi «pesanti e senza risposta» su quelle che sono in concreto le prospettive che orbitano attorno al Metaverso. E che stanno andando di traverso agli azionisti del colosso, come ben dimostra la lettera aperta che Brad Gerstner, l'amministratore delegato della società d'investimento Altimeter Capital, ha inviato a inizio settimana a Zurckerberg. «Troppe persone, troppe idee, poca urgenza», ha sottolineato Gerstner, proponendo al colosso social una "cura dimagrante". Così da ritrovare «entusiasmo» e vigore. E, va da sé, ricucire la fiducia con gli azionisti. Tra le misure proposte anche quella di fissare un tetto massimo attorno ai 5 miliardi di dollari all'anno per lo sviluppo di tecnologie sul Metaverso. Praticamente la metà rispetto alle risorse attualmente destinate al comparto.
E infatti, da Menlo Park guardano al 2023 anticipando fin da ora perdite operative su Reality Labs sensibilmente più elevate. Insomma, il trend - ha precisato il CFO (uscente) di Meta, Dave Whener - non potrà essere invertito nel breve periodo. In altre parole, il colosso andrà avanti a perdere (ancora più) soldi nel Metaverso; che rimane un progetto con un orizzonte fissato sul «lungo periodo». Parole di Mark Zurckerberg. Parole che non entusiasmeranno gli azionisti.