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CRISI DEL GASPrezzi del gas in discesa «ma non per le tasche dei consumatori» (almeno per ora)

29.12.22 - 11:32
Lo spiega in una intervista il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck: «Andrà meglio verso la fine del 2023»
Depositphotos (yevgeniy111)
Prezzi del gas in discesa «ma non per le tasche dei consumatori» (almeno per ora)
Lo spiega in una intervista il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck: «Andrà meglio verso la fine del 2023»

AMSTERDAM - Che il prezzo del gas sia in discesa dalla scorsa estate, ieri 77 euro/megawattora e stamattina 85 euro, è certamente una buona notizia, soprattutto se si pensa ai livelli salatissimi registrati ad agosto (record a 350 euro). Ma che questo si traduca in un risparmio immediato per le tasche dei consumatori europei è un altro paio di maniche. Questo perché, per ora, la flessione è relativa solo al mercato all'ingrosso dell'energia.

«Quando scenderanno i prezzi?» - Interrogato dal quotidiano "Handelsblatt", il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck ha detto che, per i normali cittadini, il prezzo del gas sarà più basso solo alla fine del 2023. «Quando scenderanno i prezzi? - ha detto il numero uno all'Economia - Spero che andrà meglio verso la fine del 2023, anche se non al livello del 2021».

Risparmio solo dalla fine del 2023 - Quindi un cauto ottimismo, che però non impatterà nel breve periodo sui consumatori. «Dovremo sopportare prezzi più alti durante tutto l'anno» ha aggiunto infatti l'esponente politico dei verdi. Stupisce infine il fatto che i prezzi siano diminuiti ora, «è sorprendente, dato che siamo in pieno inverno».

Gli stoccaggi - A mantenere gli impianti di stoccaggi europei a livelli considerati buoni possono certamente influire le temperature miti di questo fine 2022. Inoltre la riduzione dei consumi, fatto registrare da imprese e consumatori (in Svizzera a novembre meno 29% rispetto a 5 anni fa), unito a fonti alternative e alla diversificazione degli approvvigionamenti (da Norvegia, Nord Africa, Medio Oriente e Stati Uniti) fa ben sperare. Ma non tutti, per questo inverno, concordano sul fatto di essere fuori da un rischio di approvvigionamento energetico: un'interruzione totale dalla Russia - fornitura quest'anno intermittente -, un irrigidimento delle temperature o uno scarsa produzione delle fonti alternative possono comunque aprire uno scenario negativo, anche per l'economia.

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