Inflazione, alto costo del denaro, incertezza in Ucraina & Cina, influiscono nel rallentamento della crescita economica mondiale
NEW YORK - La crescita economica mondiale sta rallentando di fronte all'alta inflazione, agli alti tassi di interesse e alle distruzioni causate dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Lo afferma la Banca Mondiale, rivedendo al ribasso le stime di crescita all'1.7% nel 2023 e al 2.7% nel 2024.
Il rischio recessione - Il rallentamento è diffuso: le previsioni del 2023 sono state «riviste al ribasso per il 95% delle economie avanzate e per quasi il 70% di quelle emergenti e in via sviluppo», mette in evidenza la Banca Mondiale precisando che, date le «fragili condizioni economiche, ogni sviluppo avverso potrebbe spingere l'economia mondiale in recessione».
La lente su Usa, Europa e Cina - La crescita delle economie avanzata è attesa rallentare dal 2.5% del 2022 al +0,5% del 2023 e «negli ultimi due decenni rallentamenti di questa dimensione hanno prefigurato una recessione globale». Lo afferma la Banca Mondiale. Negli Stati Uniti la crescita è prevista calare al +0.5% nel 2023, ovvero 1,9 punti percentuali in mendo rispetto alle previsioni precedenti e la performance più debole al di fuori di una recessione ufficiale dal 1970. Per Eurolandia la crescita è attesa a zero, con una revisione al ribasso di 1,9 punti percentuali. Frena anche la Cina, per la quale la crescita è stata rivista al ribasso di 0.9 punti percentuali al 4.3% nel 2023.