In particolare, la divisione moda e pelletteria ha raggiunto livelli record con una crescita organica dei ricavi del 20%
PARIGI - LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton, il colosso mondiale del lusso ha registrato ricavi per 79,2 miliardi di dollari nel 2022 e profitti da operazioni ricorrenti per 21,1 miliardi. In entrambi i casi la crescita è del 23%. Si tratta di un nuovo anno record per il gruppo francese.
Tutti i settori di attività, nell'anno appena concluso, hanno registrato una significativa crescita organica dei ricavi. In particolare, la divisione moda e pelletteria ha raggiunto livelli record con una crescita organica dei ricavi del 20%. Un successo per marchi di Louis Vuitton, Christian Dior, Celine, Fendi, Loro Piana, Loewe and Marc Jacobs, che guadagnano quote di mercato e raggiungono livelli record di ricavi e utili.
Da sola Louis Vuitton ha superato per la prima volta i 20 miliardi di euro di ricavi. Nel complesso l'Europa, gli Stati Uniti e il Giappone hanno registrato un forte aumento, beneficiando della domanda dei clienti locali e della ripresa dei viaggi internazionali. L'Asia è rimasta stabile nel corso dell'anno a causa degli sviluppi della situazione sanitaria in Cina.
Per l'intero gruppo Lvmh il margine operativo è rimasto allo stesso livello del 2021 mentre la quota di pertinenza dell'utile netto si è attestata a 14,1 miliardi di euro, con un aumento del 17% rispetto al 2021. Il free cash flow operativo ha superato i 10 miliardi di euro.
All'assemblea del 20 aprile prossimo Lvmh proporrà un dividendo di 12 euro per azione. «La nostra performance nel 2022 illustra l'eccezionale appeal delle nostre maison e la loro capacità di creare desiderio in un anno caratterizzato da sfide economiche e geopolitiche», ha commentato Bernard Arnault, presidente e amministratore Delegato di Lvmh.
«Ci avviciniamo al 2023 con fiducia, ma rimaniamo vigili date le attuali incertezze. Contiamo sulla desiderabilità delle nostre maison e sull'agilità dei nostri team per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mercato globale del lusso e sostenere il prestigio della Francia nel mondo», ha concluso.