«La procedura richiede solitamente dodici mesi», ha spiegato una portavoce. Il ritiro dal mercato era avvenuto in agosto
KILCHBERG - Il gruppo Lindt & Sprüngli ha avviato la procedura di liquidazione della sua filiale russa. I preparativi sono iniziati l'estate scorsa e il processo vero e proprio è stato avviato all'inizio di febbraio, ha indicato oggi all'agenzia di stampa economico-finanziaria Awp una portavoce del produttore di cioccolato con sede a Kilchberg (ZH), confermando un'informazione del quotidiano economico russo Vedomosti.
«La procedura richiede solitamente dodici mesi», ha detto la portavoce. Il gruppo, quotato alla borsa svizzera, ha annunciato il suo ritiro dal mercato russo lo scorso agosto, dopo aver annunciato a marzo la cessazione delle attività della sua filiale in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate del Cremlino.
Il gruppo ha chiuso nove negozi nel paese, dove impiegava circa 130 persone, «35 delle quali erano impiegate da un partner contrattuale», ha ricordato la portavoce, sottolineando che l'azienda ha aiutato i suoi dipendenti a trovare un nuovo datore di lavoro non appena è stata annunciata la sospensione delle attività.
A metà gennaio, la multinazionale aveva comunicato un aumento delle vendite dell'8,4% per il 2022, avvicinandosi alla soglia dei 5 miliardi di franchi. Secondo informazioni diffuse dall'agenzia di stampa russa Interfax, nel 2021 il fatturato della filiale sarebbe aumentato del 16%, raggiungendo i 3,1 miliardi di rubli (39 milioni di franchi al cambio attuale), ma registrando al contempo una perdita netta di 99,6 milioni di rubli.
Lindt & Sprüngli non ha voluto commentare queste cifre, limitandosi a sottolineare che la quota russa dei ricavi del gruppo rappresenta circa l'1% del totale e che l'azienda non dispone di unità produttive nel paese.