Cerca e trova immobili

STATI UNITI«Abbiamo creato più di tredici milioni di posti di lavoro»

28.06.23 - 19:45
A Chicago il presidente americano Joe Biden ha tessuto le lodi della sua "Bidenomics".
Keystone/AP/EVAN VUCCI / STF (EVAN VUCCI)
Fonte ats ans
«Abbiamo creato più di tredici milioni di posti di lavoro»
A Chicago il presidente americano Joe Biden ha tessuto le lodi della sua "Bidenomics".

WASHINGTON - Joe Biden rilancia i suoi successi economici con l'obiettivo di corteggiare gli elettori più scettici. E lo fa illustrando i risultati ottenuti con la "Bidenomics", la sua teoria economica per promuovere la crescita dal basso verso l'alto, ovvero in modo opposto alla "Reaganomics".

Il neologismo creato dalla Casa Bianca punta proprio a rimarcare la differenza fra i due presidenti. Con Ronald Reagan, e successivamente con tutti i presidenti repubblicani, sono state portate avanti misure di stimolo della crescita dall'alto verso il basso, tipicamente con tagli alle tasse per i ricchi e le aziende.

Biden invece ha invertito il paradigma scommettendo sulla classe media e premendo per far pagare più tasse ai ricchi e alle grandi aziende.

«La Bidenomics funziona, sta rafforzando la nostra sicurezza economica. Gli Stati Uniti hanno la maggiore crescita fra le grandi economie e in due anni hanno creato 13 milioni di posti di lavoro», ha detto il presidente americano a Chicago, la città che ospiterà la convention democratica nel 2024.

Le vittorie spuntate negli ultimi mesi con il piano per le infrastrutture, la produzione di semiconduttori ed energia rinnovabile stanno finalmente iniziando far sentire i loro effetti e lo faranno per gli anni a venire.

Nonostante questo gli americani sono scettici sulla gestione dell'economia da parte di Biden: sui successi ottenuti resta infatti l'ombra dell'American Rescue Plan da 1'900 miliardi di dollari adottato nel suo primo mese alla Casa Bianca.

Un piano di portata storica ma responsabile - secondo gli economisti, anche quelli democratici - di aver contribuito in modo determinante a far schizzare l'inflazione, costringendo la Federal Reserve - la banca centrale americana - a un'aggressiva campagna di rialzi dei tassi di interesse che ora rischiano di far scivolare l'economia in recessione.

La galoppata dei prezzi, pur essendo rallentata rispetto all'immediato post-pandemia, non molla la presa sui portafogli degli americani, minando le chance di rielezione di un Biden già penalizzato per l'età avanzata e da Kamala Harris, la vicepresidente più impopolare della storia.

L'inflazione viaggia infatti saldamente sopra il target del 2% e se dovesse mantenersi su tali livelli anche nel 2024 i rischi per il presidente aumenterebbero. «Far calare l'inflazione resta la mia priorità», ha precisato Biden impegnandosi a rendere più equo il sistema fiscale facendo pagare il giusto di tasse ai ricchi e alle grandi aziende.

Illustrando quanto ottenuto con la "Bidenomics", asset portante della sua campagna per il 2024, il presidente spera di convincere gli scettici e mantenere altri quattro anni la Casa Bianca in mano ai democratici. Un quadriennio che potrebbe rivelarsi cruciale per lasciare il proprio stampo su un arco temporale molto più lungo.

Secondo indiscrezioni, infatti, nel 2024 i giudici conservatori della Corte Suprema Clarence Thomas e Samuel Alito potrebbero lasciare, concedendo al leader in carica di effettuare due nomine, come accaduto a Donald Trump.

E il timore diffuso è che una sconfitta di Biden e la conquista da parte dei repubblicani della maggioranza in Senato possa consentire a un presidente repubblicano la chance di scegliere i due nuovi saggi, consegnando di fatto la Corte Suprema ai conservatori.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Dan1962 1 anno fa su tio
Australia sorry

Dan1962 1 anno fa su tio
Austria pratica la salvaguardia dell’economia interna da sempre anche sono costi del latte Sono superiori da quello importato da la priorità al latte prodotto in casa così deve essere un economia tassate del 150% i prodotti importati l’avete il giusto prezzo quelli nazionali boicottate le auto fabbricate in Cina le tele i telefoni devono essere ricollocati da noi Marche come Nokia sono sparite eriksson e altre anche se erano assemblate a volte in paesi stranieri

curiuus 1 anno fa su tio
Bidon, sei un grande 🤣🤣🤣, le racconti come se fossero vere...

Rik830 1 anno fa su tio
Haahahah nella sua testa li ha creati …. Gli Stati Uniti non sono mai caduti così in basso ….

GruetliWSAAWF 1 anno fa su tio
Una bidonata insomma.
NOTIZIE PIÙ LETTE