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STATI UNITI Biden contro "Big Pharma" e Novartis accetta di ridiscutere i prezzi dei medicamenti

04.10.23 - 08:48
Il Presidente USA ha promesso di «tenere testa» alle grandi aziende farmaceutiche.
REUTERS
Fonte ts afp
Biden contro "Big Pharma" e Novartis accetta di ridiscutere i prezzi dei medicamenti
Il Presidente USA ha promesso di «tenere testa» alle grandi aziende farmaceutiche.

NEW YORK - Diverse grandi aziende farmaceutiche, tra cui Novartis, hanno accettato di partecipare negli Stati Uniti a negoziati con il governo per abbassare il prezzo di dieci importanti medicinali per il trattamento di gravi malattie.

In un comunicato stampa diramato ieri, l'esecutivo statunitense ha fatto notare che questi gruppi si erano inizialmente opposti - alcuni anche attraversi azioni legali - alla prospettiva che Medicare, il programma di assicurazione sanitaria per gli over 65 negli Stati Uniti, potesse negoziare il prezzo di vendita dei loro prodotti di punta.

I preparati in questione vengono prescritti per coaguli di sangue, diabete, problemi cardiaci, psoriasi (malattia infiammatoria della pelle) e tumori del sangue. Fra di essi figurano per esempio l'Entresto di Novartis (problemi cardiaci), il Farxiga del gruppo svedese-britannico AstraZeneca (diabete) e l'anticoagulante Eliquis dell'americana Bristol-Myers Squibb. «In totale, i dieci farmaci selezionati per la trattativa hanno rappresentato un esborso di 3,4 miliardi di dollari per circa nove milioni di iscritti a Medicare nel 2022», ha dichiarato la Casa Bianca.

L'amministrazione americana non ha detto esattamente di quanto voglia ridurre le tariffe, limitandosi ad auspicare un calo «significativo». Criticato dai suoi avversari per l'alto livello di inflazione il presidente Joe Biden ha fatto del tema uno suoi principali cavalli di battaglia e ha promesso di «tenere testa a 'Big Pharma'», l'espressione usata per descrivere i principali gruppi farmaceutici. Un successo in questo campo potrebbe rappresentare un fattore positivo per l'80enne in vista delle elezioni del 2024. La riforma fa parte dell'Inflation Reduction Act (IRA), un vasto programma di transizione energetica e di riforme sociali.

Da parte loro i gruppi farmaceutici hanno espresso critiche al modo di procedere del governo statunitense. Ad esempio Novartis ha dichiarato che il negoziato rappresenta l'unica opzione possibile: «Se non avessimo accettato di firmare l'intesa sulla trattativa la società sarebbe stata esposta a multe eccessive e paralizzanti». Secondo uno studio del laboratorio di idee americano Rand Corporation negli Usa i medicinali su prescrizione costano due volte e mezza quanto viene pagato ad esempio in Francia.

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COMMENTI
 

comp61 1 anno fa su tio
ah bon dunque hanno problemi con la cassa malati anche in usa... solo che trattano la questione diversamente.

chivas 1 anno fa su tio
Comunque andando in Italia a comperare certi farmaci prodotti dalle cosidette "case Svizzere", costano anche 2/3 in meno e accordandosi con le nostre CM, vengono rimborsate.

Voilà 1 anno fa su tio
Da noi per questo tipo di farmaci alcuni membri del parlamento volevano che si permettessero trattative segrete tra CM e case farmaceutiche. Così non avremmo mai saputo quale ristorno avrebbero avuto le CM. Quando un parlamentare riceve 250'000 Fr. l'anno dalle case farmaceutiche non ci si può aspettare che difenda gli interessi degli assicurati.

curiuus 1 anno fa su tio
Chissà che RimbamBiden non riesca a fare una cosa sensato per una volta... 🤔

teamsabotage 1 anno fa su tio
Bah, si siederanno attorno ad un tavolo e la faranno fuori a tarallucci, vino e LEQEMBI

medioman 1 anno fa su tio
Possiamo farlo anche noi o non siamo abbastanza potenti come gli USA🤔?

Golf67 1 anno fa su tio
Mi vediamo i commenti..Quando lo faceva Trump è stato giudicato pazzo!!
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