Google e Meta si sarebbero «impegnati» ad apportare dei «miglioramenti»
LONDRA - L'autorità garante britannica della concorrenza (Cma) ha dichiarato chiusa la procedura avviata mesi fa sulla possibile violazione della normativa in materia di abuso di posizione dominante a carico dei colossi americani Meta (titolare di Facebook) e Amazon sulla base d'impegni ad hoc assunti dalle due aziende di «migliorare» le loro pratiche sulla vendita online di beni e servizi. L'annuncio, giunto oggi, fa seguito a una recente decisione analoga da parte dell'Unione Europea.
Amazon, società che fa capo a Jeff Bezos, si è impegnata in particolare a garantire spazi più equi a decine di migliaia di «venditori indipendenti», ha sottolineato la Cma nel suo dispositivo.
Meta, che fa capo a Mark Zuckerberg, si è a sua volta impegnata «volontariamente» - e per iscritto - a non sfruttare a proprio vantaggio commerciale i dati degli utenti dei suoi social media.
I vertici delle due holding hanno espresso soddisfazione, rivendicato di aver collaborato «costruttivamente» con l'authority britannica per appianarne le preoccupazioni, risolvere le contestazioni e arrivare alla chiusura delle inchieste.