Il Ceo di Adecco pensa che sia «la più grande rivoluzione che abbiamo visto in diversi decenni»
ZURIGO - L'intelligenza artificiale (IA) sta provocando serie preoccupazioni in relazione all'occupazione, ma creerà anche nuovi posti di lavoro: lo afferma Denis Machuel, Ceo di Adecco, colosso mondiale del settore della intermediazione di personale.
L'IA è «probabilmente la più grande rivoluzione che abbiamo visto in diversi decenni: sarà una cosa enorme», afferma il 59enne in un'intervista all'agenzia francese Afp. «E siamo chiari: nessuno sa cosa succederà nei prossimi cinque anni».
Oggi non c'è persona in grado di dire quale sarà l'equilibrio tra i posti di lavoro distrutti o perturbati dall'IA e quelli che verranno creati, prosegue il manager francese con studi anche negli Stati Uniti. È ancora presto per dire quali impieghi sono a rischio, ma «se il vostro lavoro consiste semplicemente nel raccogliere informazioni e sintetizzarle, allora la vostra attività è a rischio, che si tratti di finanza, giurisprudenza o affari: perché raccogliere informazioni e sintetizzarle è proprio ciò che fa l'IA generativa».
Il settore più toccato
Per il numero uno del gruppo elvetico-francese i colletti bianchi saranno probabilmente i più colpiti, almeno nel breve periodo. E in tali ambiti le competenze legate alla gestione di masse di informazioni saranno sconvolte più di quelle legate alla costruzione di relazioni, allo sviluppo del pensiero strategico e alla risoluzione di problemi.
Adecco ha siglato un partenariato con il gigante informatico americano Microsoft per creare una piattaforma che consiglierà le aziende e i lavoratori sui loro percorsi di carriera, aiutandoli a riflettere sulle loro competenze e anche sul tipo di lavoro a cui possono candidarsi. «Questo potrebbe aprire gli orizzonti nei confronti di ambiti a cui non avrebbero necessariamente pensato, ma che sono alla loro portata grazie alle loro competenze», spiega il dirigente.
Il gruppo Adecco è nato nel 1996 dalla fusione fra la svizzera Adia Interim, fondata nel 1957, e la francese Ecco, le cui origini risalgono al 1964. Oggi è una realtà presente in 60 paesi che agisce con diversi marchi e con un organico di 33'000 posti a tempo pieno. In Svizzera è presente con numerose succursali, tre delle quali si trovano in Ticino (a Bellinzona, Locarno e Lugano) e una nei Grigioni (a Coira). La società è quotata alla borsa di Zurigo: dall'inizio dell'anno il titolo ha perso il 5%, mentre sull'arco di 52 settimane la performance è del +18%.