L'indiscrezione rimbalza sulle pagine del New York Times
WASHINGTON - OpenAI scala la classifica delle start up tecnologiche di maggior valore al mondo e, con l'obiettivo di mettere azioni sul mercato, ha appena concluso un accordo che la valuta 80 miliardi di dollari o più, quasi triplicando la sua valutazione in meno di 10 mesi. L'indiscrezione rimbalza sulle pagine del New York Times secondo il quale la società di intelligenza artificiale di San Francisco, che recentemente ha ricevuto forti finanziamenti da Microsoft, venderà le proprie azioni esistenti in un'offerta pubblica guidata dalla società di venture capital Thrive Capital. Si tratta di una 'tender offer' nella quale le azioni messe in vendita sul mercato vengono vendute a blocchi. Questo - evidenzia il quotidiano americano - consentirà ai dipendenti di monetizzare vendendo le azioni possedute.
Con la nuova valutazione OpenAI è ora al terzo posto nella classifica delle start-up tecnologiche di maggior valore al mondo stilata dai dati del data tracker Db Insights. La superano solo ByteDance e SpaceX.
Poco meno di 10 mesi fa la società aveva raggiunto un'altra intesa con le società di venture capital Thrive Capital, Sequoia Capital, Andreessen Horowitz e K2 Global che avevano accettato di di acquistare azioni in un accordo che l'aveva valutata circa 29 miliardi di dollari.
OpenAI è stata al centro del boom dell'intelligenza artificiale da quando il rilascio del suo chatbot ChatGPT nel novembre 2022 l'ha portata alla ribalta. Guidata da Sam Altman ha visto i suoi ricavi salire a oltre 1,6 miliardi di dollari nel 2023 grazie a un'esplosione di interesse per la tecnologia e gli ultimi dati, di alcuni giorni fa, hanno indicato ricavi sopra i due miliardi di dollari su base annualizzata. Le stime parlano di un raddoppio possibile entro il 2025. Ultimamente ha anche ricevuto un enorme sostegno dal gigante tecnologico Microsoft, tra cui 10 miliardi di dollari lo scorso gennaio.
OpenAI ha recentemente presentato il suo ultimo strumento di intelligenza artificiale, "Sora", che consente agli utenti di creare video basati sul testo. "Sora è in grado di generare video della durata massima di un minuto, mantenendo la qualità visiva e l'aderenza alle richieste dell'utente", afferma l'azienda sul suo sito web.