La fabbrica Tesla di Grünheide, Berlino, accoglie il loro capo dopo un blocco di otto giorni, dovuto a un attentato incendiario.
BERLINO - Il capo di Tesla, Elon Musk, è stato accolto con applausi e cori dei suoi dipendenti che scandivano «Elon» durante una visita a sorpresa allo stabilimento di Grünheide, a sud di Berlino: si tratta dell'unica fabbrica europea della casa automobilistica americana ed era rimasta bloccata per otto giorni fino ad oggi a causa di un attentato incendiario che ha distrutto un vicino traliccio dell'alta tensione. Lo riferisce l'agenzia Dpa.
Musk è venuto a fare il punto della situazione nel giorno in cui è ripresa la produzione, annunciata da una portavoce dell'azienda, e verso mezzogiorno ha parlato con dipendenti sotto un tendone all'interno del perimetro della fabbrica. Il multimiliardario, durante la sua apparizione, ha portato in braccio e sulle spalle un bambino di cui non è stata rivelata l'identità.
Dopo Musk, anche il direttore dello stabilimento André Thierig ha parlato ai dipendenti e li ha ringraziati per come si sono comportati durante il blocco. «Questo è (stato) un attacco alla Gigafactory», ha detto ma «siamo tutti uniti». I dipendenti sono felici della ripresa della produzione, ha dichiarato la presidente del consiglio di fabbrica Michaela Schmitz a un'emittente locale.
Martedì della scorsa settimana era stato appiccato il fuoco a un traliccio fuori dal perimetro della fabbrica ma che la alimenta. Il gruppo estremista di sinistra Vulkan ha rivendicato la responsabilità dell'attacco e le indagini vengono condotte dalla Procura federale, quella competente per i reati di terrorismo.