Il prezzo dell'oro raggiunge i 2.256 dollari all'oncia.
LUGANO - L'oro corre, corre. Il rally procede fino a 2.256 dollari all'oncia, per essere esatti. E per darci un termine di paragone, il metallo prezioso era a quota 2179,73 dollari quando ne parlammo, l'11 marzo scorso.
Ci eravamo chiesti cosa potesse esserci dietro a un apprezzamento così importante. Inserendo tra i fattori più "pesanti" i dati USA, che facevano pensare a una crescente fiducia in un allentamento della stretta monetaria. Non dobbiamo però dimenticare la "fame cinese", con Pechino che non ha smesso di comprare negli ultimi 16 mesi, portando la sua riserva aurea sopra le 2.200 tonnellate: erano 825 tonnellate nel 2022. E in Asia a crescere è anche l'interesse sugli Etf.
Torniamo però a parlare di oggi. Gli investitori sembrano essere ancora più convinti che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse entro l'anno. Tanto che secondo il portale specializzato Money.it, «i prezzi potrebbero salire fino a 2.300-2500 dollari l’oncia nella seconda metà del 2024, soprattutto alla luce delle aspettative secondo cui la Federal Reserve americana potrebbe tagliare i tassi nella seconda metà del 2024».
I prezzi dell’oro - lo ricordiamo - tendono a una relazione inversa con i tassi di interesse: se i tassi di interesse scendono, perchè l’oro diventa più attraente. Ma a pesare sono anche soprattutto le aspettative.
«Penso che sia un momento davvero emozionante per l’oro - ha detto lunedì alla CNBC Joseph Cavatoni, esperto del World Gold Council -. Ciò che realmente lo determina è che molti speculatori hanno davvero fiducia nei tagli della Fed».
Per quanto riguarda le tempistiche sui tagli, ci si aspetta quindi che le Banche centrali allenteranno la stretta monetaria nella seconda metà del 2024, cioè da giugno/luglio. In tutto questo, non dobbiamo dimenticare anche il ruolo attuale dell'oro come bene rifugio, in un contesto di guerre e tensioni globali.