Il dato di luglio fa registrare un aumento delle vendite pari all'11% e Gazprom nel primo semestre ha triplicato gli utili
MOSCA - L'embargo e le restrizioni commerciali dei Paesi europei verso la Russia non intaccano gli affari che riguardano la vendita di gas: nello scorso mese di luglio l'export verso i paesi dell'UE via pipeline è ammontato a 2,52 miliardi di metri cubi di gas, l'11% in più rispetto a luglio del 2023.
I dati di S&P Global Commodity Insights sono riportati dal "Sole 24 Ore" in un articolo dedicato alla risalita dell'export di gas russo in Europa.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, la Russia starebbe praticando sconti del 10% sul prezzo con l'obiettivo di di garantire il passaggio delle forniture anche quando, il prossimo anno, scadrà l'accordo di transito con l'Ucraina.
Già da quest'anno, riporta ancora il quotidiano italiano, «il TurkStream, con le sue diramazioni verso l'area balcanica, è diventato il principale gasdotto utilizzato da Gazprom per servire l'Europa: nei primi sei mesi di quest'anno le forniture inviate su questa rotta - che passano la frontiera tra Turchia e Bulgaria al punto di accesso di Strandzha 2 - sono aumentate del 54%, spingendosi a luglio ad una media di 45,5 milioni di metri cubi al giorno secondo S&P Global, volumi vicini ai massimi storici e superiori a quelli via Ucraina, scesi da un paio d'anni intorno a 42 milioni di metri cubi al giorno e tuttora stabili nonostante gli ultimi sviluppi sul fronte bellico».
La scorsa settimana i dati sui conti di Gazprom del primo semestre hanno indicato un utile netto a 1'043 miliardi di rubli (10,2 miliardi di franchi), "triplicato su base annua".