La presidente della Bce, Christine Lagarde, al Parlamento europeo: «Possibile un aumento temporaneo, poi tempestivo ritorno al target»
«Guardando al futuro, l'inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest'anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell'energia scompariranno dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l'inflazione tornerà al target in modo tempestivo. Ne terremo conto nella nostra prossima riunione di politica monetaria di ottobre». Lo dice la presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde, nel suo intervento in audizione al Parlamento europeo.
«Le proiezioni dello staff della Bce di settembre prevedono un'inflazione media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell'1,9% nel 2026», ha aggiunto l'ex ministra francese.
«Il mondo cambia, l'Europa sta restando indietro»
«Il mondo sta cambiando rapidamente e l'Europa sta restando indietro»: è inoltre l'allarme lanciato da Lagarde.
«La diagnosi e la soluzione sono chiare: l'Ue deve unirsi e affrontare le sfide strutturali per aumentare la propria competitività», ha sostenuto l'ex ministra francese. Servirà «far progredire l'unione dei mercati dei capitali» e «saranno necessari anche sforzi significativi per rafforzare la resilienza economica dell'Europa e decarbonizzare l'economia. Ciò richiederà investimenti sostanziali nei prossimi anni, che devono provenire sia da fonti private che pubbliche».
«I progressi in questi settori non solo miglioreranno la capacità dell'Europa di resistere a futuri shock economici, ma aiuteranno anche la Bce a mantenere la stabilità dei prezzi», ha argomentato la 68enne. «Come osservò una volta Jacques Chirac, la costruzione dell'Europa è un'arte: è l'arte del possibile».