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STATI UNITIL'antitrust pressa Google: «Venda Chrome»

19.11.24 - 19:30
Al momento non c'è nulla di concreto, ma s'ipotizza un affare da 15-20 miliardi di dollari
Depositphotos (monticello)
Fonte Ats Ans
L'antitrust pressa Google: «Venda Chrome»
Al momento non c'è nulla di concreto, ma s'ipotizza un affare da 15-20 miliardi di dollari

WASHINGTON - Il monopolio di Google può essere risolto con la vendita di Chrome e l'imposizione di nuove misure sull'intelligenza artificiale, sul sistema operativo Android e sull'uso dei dati. L'ipotesi del Dipartimento di Giustizia americano è criticata aspramente da Mountain View, che l'accusa di portare avanti «un'agenda radicale che va ben oltre le questioni legali relative a questo caso».

Se il giudice federale Amit Mehta accetterà la proposta dell'antitrust americano - al momento solo un rumors riportato dall'agenzia Bloomberg -, la vendita di Chrome, secondo le stime degli analisti, potrebbe valere fra i 15 e i 20 miliardi di dollari e ridisegnare interamente l'industria dei motori di ricerca.

Lo spezzatino di Mountain View è stato paventato nelle scorse settimane dal Dipartimento di Giustizia, in alcuni documenti depositati in tribunale dopo la storica vittoria dello scorso agosto, quando Google è stata bollata come "monopolista".

Il caso era stato avviato durante la prima amministrazione Trump, il che non lascia ben sperare Google su un cambio di rotta nei prossimi anni alla luce e anche della nomina di Brendan Carr, noto critico di Big Tech, alla guida della Federal Communications Commission.

Per Washington la possibile richiesta di separare Mountain View è il primo tentativo di smantellare un gigante tecnologico per monopolio illegale dopo gli sforzi senza successo di 20 anni fa di obbligare Microsoft a scorporare le sue attività. Uno degli ultimi successi in questo senso è stato lo spezzatino di At&t negli anni 1980.

Uno spezzatino di Google si tradurrebbe in una riorganizzazione del mercato delle ricerche online, che per oltre il 90% fa capo a Mountain View, trasformando allo stesso tempo l'attività che ha fatto di Alphabet, la holding a cui fa capo Google, uno dei colossi che vale di più al mondo con i suoi 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.

L'ipotesi di una vendita di Chrome - che ha il 61% del mercato americano - al momento non spaventa. I titoli Google tengono a Wall Street, guadagnando oltre lo 0,90% sull'attesa che non ci saranno cambiamenti a breve. Il giudice Mehta si è dato fino all'estate del 2025 per la sentenza, alla quale Google può fare appello. Non è escluso inoltre che, alla fine, il Dipartimento di Giustizia proponga altre alternative.

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