Finanziamenti alle imprese fino a 500mila franchi. Il leader leghista lo ha proposto a Conte
MILANO - «Noi abbiamo proposto il modello svizzero con cui, l'ho ricordato al Presidente del Consiglio, compilando un solo foglio ti accreditano fino a 500mila franchi. Abbiamo chiesto più velocità e meno burocrazia, vediamo se verremo ascoltati». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in collegamento con Italia 7 Gold, dopo la riunione con il premier italiano Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.
«Noi siamo per collaborare. Per il momento non è che ci sia dato ascolto più di tanto» ha detto Salvini.
La stessa proposta al governo italiano era stata inoltrata in mattinata da Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia. Lupi chiedeva l'introduzione del modello svizzero o francese per il versamento della liquidità alle imprese che rende immediatamente disponibile, in quattro ore, il finanziamento fino a 500.000 euro o il 10% del fatturato.
Non è la prima volta che Salvini evoca il "modello svizzero" in un'intervista. Lo aveva già fatto, ad esempio, il 30 marzo sul Corriere della sera. In entrambe le occasioni non ha precisato, però, che i «finanziamenti» della Seco sono in realtà dei prestiti ponte garantiti dalla Confederazione, che le imprese devono restituire nell'arco di cinque anni. A interesse zero, è vero. Ma comunque da restituire.
La procedura è veloce, in effetti, ma non così veloce. Dopo avere compilato «il foglio» citato da Salvini, le imprese devono recarsi in banca: sono poi gli istituti di credito a erogare, con la garanzia pubblica (al 100 per cento), il prestito alle aziende. Che il sistema funzioni lo dimostrano i numeri. La sola BancaStato, ad esempio, ha erogato oltre 50 milioni di franchi in due settimane.