Ricavi operativi calati del 17,7% a causa della diminuzione delle entrate pubblicitarie
ZURIGO - Anche TX Group ha subito le conseguenze della crisi legata al coronavirus: il gruppo mediatico ha chiuso il primo semestre dell'anno con una perdita netta di 109,4 milioni di franchi, contro un utile di 53,6 milioni realizzato nella stesso periodo del 2019.
A causa della diminuzione delle entrate legate alla pubblicità, i ricavi operativi sono calati del 17,7% a 431,2 milioni di franchi, indica il gruppo in una nota. In termini di redditività, l'utile operativo EBITDA è sceso del 62,7% a 34,1 milioni, mentre l'EBIT è scivolato in rosso a -107,5 milioni a causa in particolare di un ammortamento di 85 milioni di franchi legato a un'acquisizione di Tamedia. L'EBIT rettificato, ovvero l'utile operativo prima degli effetti dell'aggregazione aziendale, si è attestato a 12,3 milioni (-82,6%).
Il gruppo ha annunciato un programma di risparmio volto a ridurre i costi di Tamedia del 15% - pari a 70 milioni di franchi - nei prossimi tre anni.
In gennaio, la società si è riorganizzata per formare TX Group, un raggruppamento di quattro società indipendenti: TX Markets, che riunisce piattaforme di annunci, Goldbach, dedicata alla pubblicità, 20 Minuten, che raggruppa i giornali gratuiti dedicati ai pendolari in Svizzera e all'estero, e Tamedia, che riunisce i media a pagamento. Gli investimenti sono raggruppati nella divisione Group & Ventures.
Syndicom non ci sta - Il sindacato Syndicom esige un'attuazione socialmente responsabile dell'annunciato programma di risparmi presso Tamedia, unità aziendale di TX Group.
Contrariamente a quanto avvenuto in passato non sono state ancora annunciate misure concrete, constata l'organizzazione in un comunicato odierno. Andranno elaborate coinvolgendo il personale e le parti sociali: un approccio che viene accolto con favore.
Le previste economie di 70 milioni di franchi nei prossimi tre anni vengono giudicate "pesanti". Syndicom ricorda che TX Group ha potuto beneficiare di 11,5 milioni di franchi di indennità per lavoro ridotto, di cui 4,2 milioni solo per Tamedia. Ai giornali vanno aiuti pubblici anche attraverso la promozione dei media. I fondi hanno lo scopo di mantenere la pluralità mediatica e di tutelare i posti di lavoro nel settore, ricorda l'associazione.
Syndicom torna alla carica anche riguardo al contratto collettivo di lavoro, che a suo avviso darebbe sicurezza ai dipendenti, ma anche ai datori di lavoro. Tamedia si è però purtroppo finora opposta all'introduzione di un CCL sia per le redazioni della Svizzera tedesca, sia nell'ambito della tipografia, si legge nella nota.