Lo conferma un rapporto di Pro Senectute con un (quasi) raddoppio dei senior che utilizzano il web regolarmente
Il digital divide, invece, si è alzato e ora "taglia fuori" gli ultraottantenni
BERNA - Gli anziani utilizzano sempre più spesso le nuove tecnologie. La percentuale dei neo pensionati che utilizza internet "in mobilità" è ad esempio pressoché identica a quella osservata tra la popolazione in età lavorativa. Lo indica lo studio "Digital Seniors 2020" di Pro Senectute Svizzera pubblicato oggi.
Nel giro di un decennio la quota degli over 65 in grado di utilizzare internet è quasi raddoppiata, passando dal 38 al 74%. L'uso di internet "in mobilità" (ovvero su dispositivi portatili come gli smartphone, ndr.) è più che duplicato dal 2015 (31%) a oggi (68%), indica Pro Senectute in una nota nella quale viene precisato che i dati sono stati raccolti prima della pandemia di coronavirus.
Il 69% degli anziani intervistati ha dichiarato di utilizzare uno smartphone; di questi, l'81% lo fa quotidianamente. Nonostante quest'evoluzione, le principali fonti d'informazioni per la generazione degli over 65 rimangono la televisione (93%) e la radio (89%).
Il cosiddetto "divario digitale" fra giovani e anziani, spiega Pro Senectute, non è tuttavia scomparso: si sta spostando e si apre ora in una fascia d'età più alta, posizionandosi verso gli ottantenni.
Mentre nella fascia dai 65 ai 69 anni la quota degli utilizzatori di internet è pari al 95%, in quella dagli 80 agli 84 anni essa scende al 54% e fra gli over 85 cala ulteriormente al 35%. Gli anziani "off-line" sono stimati attualmente a 400'000. Nel 2010 erano più di 820'000.
Nel tempo è cambiato anche l'utilizzo: se cinque anni fa gli anziani utilizzavano internet principalmente per spedire e-mail e consultare gli orari dei trasporti pubblici, oggi l'attenzione è rivolta alla messaggistica istantanea e, sempre di più, alle app per la salute, così come ai braccialetti fitness.
Alain Huber, direttore di Pro Senectute Svizzera, citato nella nota, ha evidenziato come la pandemia di coronavirus ha ancora accentuato questa evoluzione: molte famiglie hanno insegnato ai nonni a utilizzare app quali Facetime, Zoom o WhatsApp per rimanere in contatto visivo con loro anche in situazioni di distanziamento fisico forzato. Lo studio ha anche permesso di evidenziare che gli anziani, grazie a Internet, si sentono più autonomi e indipendenti.
Lo studio "Digital Seniors 2020" è stato condotto dal Centro di gerontologia dell'Università di Zurigo su incarico di Pro Senectute Svizzera. Sono state interrogare, via posta o telefono, 1149 pensionati in tutta la Svizzera in agosto e settembre 2019.