Il Nazionale è d'accordo ma la discussione ora va agli Stati, fra i contrari c'è l'UDC che teme per la sicurezza
BERNA - Gli svizzeri dovrebbero poter compilare una dichiarazione d'imposta elettronica senza doverla firmare e le imprese dovrebbero poter presentare più documenti fiscali per via elettronica. Il Consiglio nazionale ha approvato oggi un disegno di legge in tal senso, voluto dal governo per promuovere la digitalizzazione. Il dossier va agli Stati.
Solo l'UDC ha opposto resistenza, temendo da un lato per la sicurezza dei dati e dall'altro per la sovranità cantonale. Una mozione del gruppo, che chiedeva la non entrata in materia, è stata bocciata per 148 voti a 45. Le proporzioni sono rimaste le stesse anche nel voto complessivo.
Al progetto del governo sono comunque state apportate diverse modifiche. I Cantoni saranno per esempio chiamati ad offrire ai loro contribuenti, oltre alla procedura tradizionale, anche una procedura elettronica per le imposte dirette. Per i democentristi questa disposizione rappresenta una limitazione inaccettabile dell'autonomia cantonale.
Il plenum ha inoltre voluto evitare che il Consiglio federale possa imporre l'impiego della procedura elettronica, ad esempio per l'IVA o le tasse di bollo. Per alcune aziende può infatti essere ancora difficile passare alla tecnologia digitale, ha sostenuto la maggioranza.
Alcune PMI lavorano ancora su carta, ha affermato Daniela Schneeberger (PLR/BL). Si può ottenere di più con gli incentivi che con i vincoli, ha aggiunto Martin Landolt (PBD/GL). Il ministro delle finanze Ueli Maurer ha tentato invano di rassicurare, affermando che le nuove regole non sarebbero state applicate a breve.
Il Nazionale ha infine stabilito che per le dichiarazioni fiscali elettroniche o cartacee devono essere utilizzati in tutta la Svizzera moduli e formati uniformi. L'obiettivo è semplificare le cose per i contribuenti e i consulenti fiscali.