È quanto ha deciso oggi il Consiglio federale nella sua seduta.
BERNA - Il Consiglio federale non prolungherà i provvedimenti provvisori adottati per evitare i fallimenti dovuti al coronavirus. Lo ha deciso nella seduta odierna. Come si ricorderà, con l'ordinanza COVID-19 dello scorso del 16 aprile, il Consiglio federale aveva provvisoriamente sospeso l'avviso di eccedenza dei debiti, obbligatorio per le imprese. Nel contempo aveva introdotto, in particolare per le PMI, la moratoria COVID-19 temporanea, priva di oneri burocratici. In questo modo l'Esecutivo intendeva evitare fallimenti dovuti al coronavirus e dare alle imprese il tempo necessario per adattarsi alla nuova situazione. I provvedimenti, in vigore per sei mesi, sono scaduti il 19 ottobre 2020.
Ponderare adeguatamente gli interessi di debitori e creditori - Il Consiglio federale intende dunque ripristinare il diritto ordinario e non prorogare i provvedimenti straordinari. In ogni caso continuerà a monitorare la situazione riservandosi il diritto di reintrodurre in un secondo momento, se necessario, provvedimenti in materia di insolvenza. Questa competenza gli è stata espressamente affidata dal Parlamento con la legge COVID-19, entrata in vigore il 26 settembre 2020. Il Consiglio federale è convinto che ogni intervento nel ciclo economico richieda grande cautela. Uno sgravio per i debitori (come nel caso di una moratoria) comporta sempre un onere per i creditori e per l'economia nel suo complesso. Anche in una situazione di emergenza vanno ponderati gli interessi degli uni e degli altri.
Proroga della moratoria concordataria provvisoria dal 20 ottobre 2020 - Indipendente dalla pandemia dovuta al coronavirus, il 19 giugno 2020 il Parlamento aveva deciso di adeguare, nel quadro della revisione del diritto della società anonima, l'articolo 293a della legge federale sull'esecuzione e sul fallimento, portando la durata della moratoria concordataria provvisoria dagli attuali quattro mesi a otto. L'obiettivo è quello di agevolare il risanamento delle imprese, il che può essere fondamentale anche in un periodo di crisi. Il Consiglio federale pone pertanto in vigore la corrispondente modifica legislativa già il 20 ottobre 2020. Le restanti parti della revisione del diritto della società anonima - fa sapere il Consiglio federale - entreranno in vigore successivamente.