Non sussiste quindi il diritto per aumenti o diminuzioni dell'affitto
BERNA - Il tasso ipotecario di riferimento non cambia: l'indicatore che serve a determinare le pigioni degli appartamenti in affitto in tutta la Svizzera rimane all'1,25%, ha indicato oggi l'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB). Si tratta del livello più basso di sempre, in vigore dallo scorso marzo.
Non essendoci cambiamenti dall'ultimo rilevamento - spiega l'UFAB - non sussiste il diritto ad aumenti o a diminuzioni dell'affitto. Se però un contratto di locazione prevede attualmente una pigione non stabilita secondo il tasso di riferimento vigente può essere chiesto un ribasso. Inoltre il diritto a un adeguamento può derivare da variazioni di costo legate all'inflazione e ai costi di manutenzione.
Pubblicato a scadenza trimestrale, il tasso d'interesse di riferimento è basato su un tasso d'interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei crediti. Viene calcolato in quarti di punto percentuale.
Il tasso medio - Rispetto al trimestre precedente, il tasso d'interesse medio, riferito al 30 settembre 2020, dall'1,33% è sceso all'1,30%. Con l'arrotondamento commerciale, il tasso d'interesse di riferimento, determinante sotto il profilo del diritto della locazione, si mantiene così all'1,25%. Rimarrà a questo livello - detenuto dal 3 marzo, dopo che dal 2 giugno 2017 era all'1,5% - finché il tasso d'interesse medio non scenderà sotto l'1,13% o non supererà l'1,37%.
Dal settembre 2008 in tutta la Svizzera il tasso ipotecario di riferimento è stato unificato e ha sostituito quello precedentemente determinante nei singoli cantoni per le ipoteche a tasso variabile. Il tasso è partito con il livello massimo del 3,5% e ora, come indicato, è al minimo dell'1,25%.