Il comparto gioielleria è lievitato del 14%, le vendite su Internet del 17%
GINEVRA - Richemont ha registrato un leggero aumento del fatturato nel terzo trimestre dell'esercizio 2020-2021. A sostenere il gruppo del lusso ginevrino sono state in particolare le vendite online e la gioielleria.
Da ottobre a dicembre - l'esercizio si chiude a fine marzo - le vendite sono salite dell'1% a 4,2 miliardi di euro, indica Richemont in una nota odierna, precisando che si tratta di un aumento del 5% al netto degli effetti valutari.
Il comparto gioielleria è lievitato del 14%, le vendite su Internet del 17%, mentre l'orologeria ha segnato una flessione del 4% a tassi di cambio costanti.
A livello regionale, l'area Asia-Pacifico (+25%) e il Medio Oriente/Africa (+27%) hanno parzialmente compensato il calo in Europa (-20%). La Cina, il paese più importante per Richemont, ha visto crescere i propri ricavi dell'80% nel terzo trimestre. Anche Taiwan (+29%) si è smarcata positivamente.
Nei primi nove mesi dell'esercizio 2020--2021, che si è concluso a fine dicembre, i ricavi sono stati pari a 9,66 miliardi di euro, con un calo del 16% (14% al netto degli effetti valutari).
Nei primi nove mesi dell'esercizio 2020-2021 i ricavi sono stati pari a 9,66 miliardi di euro, con un calo del 16% (-14% al netto degli effetti di cambio).