La borsa ha tuttavia reagito negativamente alle previsioni del risultato Ebit.
Negli ultimi 20 anni il produttore lattiero-caseario si è internazionalizzato: è presente in altri 14 Paesi oltre alla Svizzera.
LUCERNA - Aumento delle vendite per Emmi nel 2020, che ha realizzato un fatturato di 3,7 miliardi di franchi, in crescita del 6% rispetto all'anno precedente. La crisi del coronavirus sembra insomma non aver influenzato negativamente i risultati del colosso lattiero-caseario lucernese, grazie anche alla crescita registrata in Sudamerica, che ha compensato le perdite in altre regioni.
A livello di organico, cioè al netto degli effetti dei cambi e delle acquisizioni, la progressione è del 2%, ha indicato oggi la società. A trainare i proventi è stato soprattutto il mercato elvetico nel primo semestre, mentre nel secondo hanno contribuito anche i mercati esteri.
Per avere indicazioni sulla redditività bisognerà aspettare il 2 marzo, quando saranno pubblicati i risultati dettagliati. Nel frattempo la dirigenza conferma però le previsioni che vertono su un risultato Ebit compreso fra 255 e 265 milioni di franchi. La borsa ha reagito negativamente: il titolo della società è arrivato a perdere oltre il 3%.
Fondata nel 1907 attraverso l'unione di 62 cooperative della regione lucernese, Emmi negli ultimi 20 anni si è internazionalizzata: è presente in altri 14 paesi oltre alla Svizzera, e circa due terzi degli oltre 8'000 dipendenti lavorano all'estero. Dal dicembre 2004 l'impresa è quotata alla borsa di Zurigo.