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SVIZZERAResi non più gratuiti per una vendita online più eco-sostenibile

10.10.21 - 11:08
Lo propone un politico lucernese, ma i dettaglianti sono tutt'altro che entusiasti
Depositphotos (maxxyustas)
Un politico chiede che il reso dei pacchi non sia più gratuito.
Un politico chiede che il reso dei pacchi non sia più gratuito.
Fonte 20 Minutes / jbm
Resi non più gratuiti per una vendita online più eco-sostenibile
Lo propone un politico lucernese, ma i dettaglianti sono tutt'altro che entusiasti

BERNA - Pagare personalmente le spese di spedizione quando si restituisce un pacco: è la richiesta avanzata dal consigliere nazionale lucernese dei Verdi Michael Töngi.

Tanti resi, uguale più inquinamento - Il provvedimento avrebbe una duplice finalità, si legge sulla Schweiz am Wochenende: mettere un freno alla circolazione dei pacchi e stoppare gli effetti collaterali ostili del commercio online. Spiega Töngi: «Una percentuale molto alta della merce ordinata viene restituita. Ciò porta a emissioni d'inquinanti che potrebbero essere evitate».

Dover aprire il portafogli ogni volta che c'è un reso potrebbe far sì che l'acquirente «ci pensi due volte prima di ordinare». Il politico ecologista non si dice contrario in linea di principio alla vendita online: solo vorrebbe che si svolgesse in modo più ponderato. Il pagamento dei resi andrebbe anche a vantaggio dell'intera clientela, compresi coloro che acquistano e conservano il prodotto. «Attualmente i resi gratuiti sono compresi nel prezzo di vendita. Pertanto, i rivenditori dovrebbero ridurre i costi dei prodotti se i resi gratuiti fossero vietati».

Un pacco su quattro viene reso - Il tasso di restituzione è stimato al 25%, ma non ci sono cifre esatte per capire di quale mole di pacchi si stia parlando in Svizzera. Töngi basa la sua considerazione su uno studio tedesco, che mostra che basta una tassa di tre euro per ridurre il numero di colli che tornano indietro.

I dettaglianti sono contrari - Che pensano, invece, coloro che sono attivi nel settore della vendita? La proposta non piace all'associazione di categoria "swiss", che raccoglie 370 negozi online. Un'imposta di questo genere «non è appropriata» e ogni azienda dovrebbe potere decidere in autonomia quale politica tariffaria applicare.

Il rivenditore di prodotti elettronici Digitec Galaxus, da parte sua, sostiene di essere ben al di sotto del 25% di resi indicato dall'esponente dei Verdi: solo il 2% dei prodotti ordinati online verrebbe restituito e nella metà dei casi si tratterebbe di oggetti in garanzia o riparazioni.

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