6'263 camper sono stati venduti nei primi nove mesi dell'anno, in confronto ai 4'902 del 2020
Comunque, pesa anche in questo settore la carenza di semiconduttori
BERNA - Vendite di veicoli commerciali e camper in crescita in Svizzera: nei primi tre trimestri hanno lasciato i concessionari 31'958 furgoni, camion, bus e autocaravan, il 13% in più dello stesso periodo del 2020.
Come avviene nel mercato delle vetture la carenza di semiconduttori fa sì che il comparto stia uscendo solo lentamente dalle secche della pandemia, spiega l'organizzazione degli importatori Auto-Svizzera in un comunicato odierno.
Ad esempio nel segmento dei veicoli commerciali leggeri a fine giugno la progressione annua era ancora del 21%, ma nel frattempo ha rallentato all'11% (a 22'295). «A differenza delle autovetture i furgoni non hanno quasi nessuna caratteristica di comfort a cui si può fare a meno per accelerare la consegna», osserva il portavoce Christoph Wolnik, citato nella nota. Quindi nella maggior parte dei casi non vi è altra scelta che accettare tempi di attesa più lunghi.
I camion venduti dopo nove mesi sono 2'776: rispetto all'anno scorso si assiste a un incremento del 2%, ma va considerato che nel 2019 a fine settembre il dato era di 3'397. «Non si può quindi ancora assolutamente parlare di una normalizzazione del mercato», commenta Auto-Svizzera.
Nel ramo dei veicoli di trasporto di persone si assiste a un aumento annuo del 27% a 6887. Questo è però da attribuire al forte incremento dei camper: 6'263 quelli venduti, contro i 4'902 del 2020.
Calcolando anche le 180'073 automobili (dato già comunicato dieci giorni or sono) nei primi nove mesi sono entrati in circolazione 212'031 veicoli nuovi, con un incremento su base annua dell'11%.