Per la direttrice di Alpiq occorre valutare tutte le possibilità in vista di una possibile penuria di elettricità.
LOSANNA - La direttrice del gruppo energetico Alpiq, Antje Kanngiesser, afferma in un'intervista che «l'energia idroelettrica è una risorsa chiave, e lo scioglimento dei ghiacciai offre nuove opportunità».
Intervistata dalla SonntagsZeitung, la 47enne direttrice del gruppo con sede a Losanna (VD) ha affermato che non si può prevedere la probabilità di una penuria di elettricità. «Ma il danno sarebbe così immenso che dobbiamo affrontare le opzioni che abbiamo a livello interno».
Kanngiesser propone di ampliare le riserve per la produzione invernale di elettricità entro il 2025. «Poi ci sarà la fase della chiusura delle centrali nucleari», spiega.
Ci sono progetti che potrebbero essere implementati a breve termine, sottolinea la direttrice del gruppo che conta più di 1200 dipendenti ed è nato nel 2009 dalla fusione fra Atel (Aare e Ticino SA di Elettricità) ed EOS (Energie Ouest Suisse).
Alpiq è coinvolta in un progetto nella regione di Zermatt VS. Con il ritiro del ghiacciaio del Gorner, la costruzione di una diga potrebbe fornire 650 gigawattora di energia invernale. L'acqua verrebbe «turbinata» attraverso le strutture esistenti della Grande Dixence. Il progetto potrebbe essere realizzato nel giro di tre anni, a condizione di ottenere i permessi necessari.
Kanngiesser, che è CEO di Alpiq dall'inizio dell'anno, vuole fare a meno delle centrali a gas: «Sarebbe un peccato se dovessimo passare al gas, anche se abbiamo altre opzioni».