Perché, vista l'evoluzione demografica, si teme una carenza di manodopera nei prossimi anni
BERNA - Sempre più dipendenti anziani che andranno presto in pensione, e sempre meno giovani che entreranno nella forza lavoro: per prevenire la carenza di manodopera che si accentuerà nei prossimi anni, data l'evoluzione demografica, l'Unione svizzera degli imprenditori (USI) lancia la rete dei datori di lavoro focus50plus insieme ad aziende, scienza e politica.
L'accento è posto sulla cooperazione tra le generazioni, la promozione della mobilità professionale dei dipendenti più anziani e il miglioramento delle condizioni quadro per continuare a lavorare oltre la normale età pensionabile, ha comunicato oggi l'USI, precisando che l'immigrazione in Svizzera non potrà compensare una prevedibile carenza di manodopera.
Per molti dipendenti, continuare a lavorare oltre l'età pensionabile è ancora poco allettante, indica l'USI. A parte «l'età pensionabile relativamente bassa», anche la tassazione del reddito e l'organizzazione del sistema di sicurezza sociale creano disincentivi al lavoro. Quest'ultimo dovrebbe essere aumentato con migliori condizioni quadro giuridiche e politiche.
La rete dei datori di lavoro focus50plus vuole sviluppare soluzioni che, adattate alle esigenze e alle condizioni operative delle aziende, siano ugualmente vantaggiose per i datori di lavoro e i loro dipendenti. In questo modo, si può anche garantire che i lavoratori più anziani non solo siano impiegati in modo più sostenibile, ma rimangano più a lungo nel mercato del lavoro.
Secondo il comunicato, oltre all'Unione svizzera degli imprenditori, dietro a focus50plus vi sono le aziende Allianz, Helsana, Huber + Suhner, Migros, Novartis e UBS.