Il gruppo ha chiuso l'anno con un utile di 17 milioni di franchi. Nel 2020 aveva registrato un perdita di 22,1 milioni
BIENNE - Il peggio sembra ormai alle spalle per Mikron: il gruppo industriale con sede a Bienne (BE) e presente anche in Ticino, attivo nel settore delle macchine di precisione, lo scorso anno ha chiuso con un utile di 17 milioni di franchi, contro la perdita netta di 22,1 milioni registrata in un 2020 caratterizzato dall'emergenza del coronavirus e dalla crisi dell'industria automobilistica.
Il risultato operativo EBIT si è attestato a 17,6 milioni, di tutt'altro tenore rispetto alla perdita di 20,8 milioni dell'anno precedente. Il relativo margine è passato da -8,1% a 6,1%, indica in una nota odierna il fabbricante bernese.
Nel 2021 il gruppo di Bienne, presente anche ad Agno, si è anche ripreso dal crollo delle vendite registrato l'anno precedente, come aveva già comunicato a fine gennaio. Il fatturato è salito del 12,3% a 289,5 milioni di franchi, mentre i nuovi ordinativi sono aumentati del 14,4% a 305,7 milioni di franchi. Oggi Mikron ha confermato tali cifre.
Il gruppo ha deciso di proporre un dividendo di 24 centesimi per azione, dopo avervi rinunciato nel 2020. Nel 2019 era invece stato di 6 centesimi per azione.
La direzione si è detta ottimista per l'esercizio in corso, in particolare grazie alle buone prospettive direttamente collegate ai nuovi ordinativi. Anche a causa della guerra in Ucraina, agli effetti della pandemia e ai problemi di approvvigionamento di materie prime, Mikron non si è avventurata nel campo delle previsioni, evitando così di fornire cifre concrete.