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SVIZZERA / RUSSIA

Nesquik e KitKat via dagli scaffali russi

Nestlé riduce ancora la sua presenza e annuncia: «Qualsiasi profitto sarà devoluto alle organizzazioni umanitarie»
Depositphotos (Artzzz)
Nesquik e KitKat via dagli scaffali russi
Nestlé riduce ancora la sua presenza e annuncia: «Qualsiasi profitto sarà devoluto alle organizzazioni umanitarie»
LOSANNA - Nestlé ha annunciato nelle scorse ore di aver ulteriormente ridotto le sue attività in Russia, togliendo dagli scaffali «rinomati marchi come KitKat e Nesquik, tra gli altri».  Il colosso alime...

LOSANNA - Nestlé ha annunciato nelle scorse ore di aver ulteriormente ridotto le sue attività in Russia, togliendo dagli scaffali «rinomati marchi come KitKat e Nesquik, tra gli altri». 

Il colosso alimentare elvetico ha preso questa decisione dopo essere finita in un ciclone di polemiche per aver proseguito le sue attività e nonostante le svariate richieste di abbandonare la Russia. Un disimpegno totale non è comunque da prevedersi: «Le nostre attività si concentreranno sulla fornitura di alimenti essenziali, come alimenti per lattanti e nutrizione medica/ospedaliera, non sul profitto. Questo approccio è in linea con il nostro scopo e i nostri valori. Sostiene il principio di garantire il diritto fondamentale all'alimentazione» si legge in un comunicato dell'azienda.

Nestlé ha ribadito di aver «interrotto le importazioni e le esportazioni non essenziali da e verso la Russia, interrotto tutta la pubblicità e sospeso tutti gli investimenti di capitale nel paese. Naturalmente, stiamo rispettando pienamente tutte le sanzioni internazionali contro la Russia». La multinazionale aggiunge: «Anche se non ci aspettiamo di realizzare un profitto nel paese o di pagare le relative tasse per il prossimo futuro in Russia, qualsiasi profitto sarà devoluto alle organizzazioni umanitarie. Questo si aggiunge alle centinaia di tonnellate di scorte di cibo e alla significativa assistenza finanziaria che abbiamo già contribuito a sostenere le persone in Ucraina e i rifugiati nei paesi vicini. E questi sforzi continueranno. Siamo con il popolo ucraino e i nostri 5.800 dipendenti».

Nelle scorse ore - sempre a causa del mancato addio alla Russia - il collettivo di hacker Anonymous aveva affermato di aver trafugato 10 gigabyte di dati dai database di Nestlé. Notizia che è stata successivamente smentita dall'azienda.

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