I segmenti in precedenza particolarmente colpiti dalla pandemia hanno beneficiato di una ripresa folgorante
Il Ceo di Adecco, Marcel Keller: «Negli ultimi mesi, il quadro è cambiato completamente».
ZURIGO - Dopo una fase di crisi acuta segnata dalle numerose misure anti-Covid, che hanno limitato l'attività in particolare nei rami della ristorazione e degli eventi, il settore del lavoro temporaneo sta vivendo una ripresa molto dinamica.
«Negli ultimi mesi, il quadro è cambiato completamente», afferma Marcel Keller, Direttore generale di Adecco Svizzera, in un'intervista all'agenzia Awp. «Siamo tornati sul percorso di crescita che il comparto seguiva da molti anni».
Alcuni segmenti in precedenza particolarmente colpiti dalla pandemia hanno beneficiato di una ripresa folgorante, a cominciare proprio da quelli dei locali pubblici e delle manifestazioni, che dipendono dai lavoratori non a contratto fisso, e lo stesso è avvenuto nell'industria orologiera. «Abbiamo registrato un buon quarto trimestre 2021 e anche un buon inizio d'anno», afferma il dirigente in carica dallo scorso autunno.
Il potenziale di ripresa è comunque lungi dall'essere esaurito. Man mano che le difficoltà delle catena di approvvigionamento si appianano la domanda di personale prontamente disponibile è destinata ad aumentare, soprattutto tra i fornitori del settore automobilistico. Secondo le ultime cifre dell'associazione di categoria Swissstaffing, il settore del lavoro temporaneo in Svizzera impiega circa 350'000 persone, una cifra che rappresenta circa 90'000 impieghi a tempo pieno, su un totale di 4,7 milioni.
La carenza di manodopera qualificata offre anche delle opportunità. «Se stai cercando un biochimico, probabilmente avrai difficoltà a trovarne uno in Svizzera», spiega Keller, facendo riferimento alla possibilità di reperire personale ausiliario all'estero. L'outsourcing sta diventando sempre più popolare anche nelle attività di ricerca e sviluppo, dove sono richiesti servizi una tantum per progetti specifici.
Nel comparto del commercio la digitalizzazione, accentuata dalla crisi sanitaria, ha portato a un profondo cambiamento. «In passato serviva soprattutto personale nei negozi, mentre oggi, con l'esplosione degli acquisti online, sono necessari dipendenti più flessibili, per esempio nella logistica, per confezionare e consegnare la merce», osserva il manager.
Il gigante del lavoro interinale sta anche cercando di rafforzare il suo organico: mira ad assumere altre 150 persone per rafforzare le sue succursali sul territorio, tre delle quali si trovano in Ticino (a Bellinzona, Locarno e Lugano) e una nei Grigioni (a Coira). La filiale svizzera della multinazionale Adecco - nata nel 1996 dalla fusione fra una società elvetica e una francese - ha attualmente circa 600 dipendenti.