Secondo i dati dell'Ufficio federale di Statistica dal 1989 a oggi il numero di apprendisti è crollato: da 1'513 a 550
ZURIGO - Cercasi disperatamente fioristi in Svizzera: per gli operatori del ramo gli affari di per sé vanno bene - non solo in occasione della festa della mamma - ma il settore sta lottando contro una cronica mancanza di manodopera.
La penuria di personale specializzato è una realtà in diversi ambiti nella Confederazione, ma fra i fioristi il problema ha assunto una dinamica finora sconosciuta, spiega il Blick in un'indagine dedicata oggi al tema. La testata zurighese porta l'esempio di Priska Trautwein, che da quasi 20 anni è proprietaria del suo negozio di fiori (il Blütenblatt) a Lucerna: l'imprenditrice non ha ancora ricevuto una sola candidatura per l'impiego che ha messo a concorso. La 49enne afferma di sentir dire dai concorrenti che le difficoltà sono analoghe dappertutto: i posti rimangono vacanti.
I dati dell'Ufficio federale di statistica (UST) confermano questa percezione. Nel 1989 c'erano 1'513 apprendisti che si preparavano a diventare fioristi: l'anno scorso erano solo 550. Secondo il presidente dell'Associazione svizzera dei fioristi Paul Fleischli (54) il problema è acuto: l'anno scorso anche la sua azienda - la Blumen Krämer di Zurigo - non è riuscita a occupare tre posti vacanti, malgrado abbia pubblicato annunci pure in Germania e in Austria.
Le ragioni principali citate da chi rifiuta l'impiego sono gli orari di lavoro lunghi e poco flessibili, nonché il basso salario minimo. Vi è inoltre il problema che sempre meno negozi formano fioristi. Il mestiere non è per tutti, ammette Fleischli. «Per me personalmente, è la professione più bella, ma richiede molto a livello fisico: ci vuole passione», spiega al Blick. Anche Trautwein è d'accordo: «Si crea un momento unico con ogni cliente, che viene creativamente coronato con un bouquet legato in modo sempre diverso».
L'imprenditrice sta ora mostrando altrettanta creatività nella ricerca di personale: per l'impiego vacante possono candidarsi anche lavoratori non del mestiere, ma che hanno affinità con la professione. Chi verrà scelto potrà così essere assegnato a compiti quali l'innaffiamento o la sistemazione dei fiori, lasciando le attività più difficili ai colleghi maggiormente qualificati.