Per la Ssic il dato va relativizzato con il forte rincaro dei materiali e l'aumento dei costi di energia e trasporti
ZURIGO - Volumi di affari in forte crescita durante il secondo trimestre nel settore della costruzione: il fatturato è salito (su base annua) del 6% a 6,1 miliardi di franchi, ha indicato stamani la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC). Le nuove commesse hanno fatto un balzo del 12%, raggiungendo 6,4 miliardi.
Stando all'organizzazione i dati in questione sono comunque da relativizzare e sono da mettere in relazione con il forte rincaro dei materiali, nonché con il notevole aumento di costi dell'energia e dei trasporti. Questi fattori «continuano a erodere i margini già inferiori alla media», si rammarica la SSIC.
L'indice costruzioni calcolato da Credit Suisse e dalla stessa SSIC prevede per il terzo trimestre 2022 un aumento del giro d'affari del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A medio termine, però, le prospettive sono un po' meno rosee: l'organismo padronale prevede entro la fine dell'anno ulteriori aumenti dei tassi guida da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), con conseguente rallentamento della crescita del fatturato.
Sul fronte occupazionale la SSIC riferisce di una concorrenza agguerrita fra le aziende per accaparrarsi la forza lavoro. In giugno il tasso di disoccupazione nel settore della costruzione era infatti appena del 2,5%. Alla fine del sesto mese dell'anno il numero degli occupati nel ramo era di circa 91'000, in crescita di 2500 rispetto a tre mesi prima. Il 40% delle imprese che hanno partecipato a un'indagine della SSIC ha dichiarato di aver effettuato nuove assunzioni.