In termini reali l'incremento ottenuto ad agosto dai negozi svizzeri si attesta al 3%
BERNA - I negozi stanziali e online svizzeri vedono le loro vendite aumentare, anche sulla scia dell'inflazione: in agosto il giro d'affari del commercio al dettaglio è salito del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2021, un dato che scende al +5,4% una volta corretto per spurgare gli effetti dei differenti giorni festivi, emerge dalle informazioni pubblicate oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Quelli indicati sono i valori nominali. In termini reali, cioè tenendo conto del rincaro, l'incremento (mantenendo un perimetro comparabile in materia di giorni di vendita) si attesta al +3,0%. Se poi si esclude il comparto dei distributori di benzina (su cui incidono i fortemente variabili prezzi energetici) in agosto il fatturato è salito del 3,3% in valore nominale e del 2,6% in termini reali.
La vendita di derrate alimentari, bevande e tabacchi ha registrato un incremento annuo nominale pari al 2,6% (+0,4% reale). Il comparto non alimentare nel periodo di riferimento ha invece segnato un balzo del +6,4% (+4,6% reale).
L'ultima indicazione utile concerne la variazione dell'intero commercio al dettaglio in agosto nel rapporto con luglio: in questo caso la crescita è rispettivamente dell'1,5% (nominale) e dell'1,2% (reale). I dati vengono corretti per togliere l'impatto degli effetti stagionali.
La statistica, fornita mensilmente dall'UST, si basa sui dati di un campione di circa 3000 aziende attive nel settore del commercio al dettaglio in Svizzera. Le imprese più piccole vengono consultate a intervalli trimestrali in merito al loro fatturato mensile.