Cerca e trova immobili

SVIZZERASì, il vostro padrone di casa ci guadagnerà dalla crisi energetica

20.10.22 - 23:15
Con le spese energetiche aumenteranno anche quelle per l'amministrazione, anche se il loro lavoro è sempre lo stesso
Depositphotos (VitalikRadko)
Sì, il vostro padrone di casa ci guadagnerà dalla crisi energetica
Con le spese energetiche aumenteranno anche quelle per l'amministrazione, anche se il loro lavoro è sempre lo stesso

ZURIGO - Impenna il gas, aumenta l'elettricità e lievita la nafta. Con queste premesse, chi è in affitto, già sa che quest'anno il conguaglio potrebbe essere più gonfio del solito, senza parlare poi di quello che arriverà a fine 2023.

Ma quello che il coinquilino non si aspetta è che il padrone di casa arrivi a bussare alla buca delle lettere chiedendo più soldi, anche per le spese di amministrazione.

Queste, per intenderci, comprendono una serie variegata di mansioni che non sempre vengono esplicitate al locatore e vengono calcolate in percentuale, rispetto alle spese annue. A parlare di questo rincaro - ormai inevitabile - è la stessa Associazione Svizzera degli Inquilini (ASI) sulle pagine della NZZ.

Da una parte è vero che non si tratterà di gran soldi - di solito le spese amministrative si aggirano (a dipendenza dei casi e dei cantoni) a ridosso del 3/4% calcolato sul totale delle spese - per una rincaro che si aggira all'incirca sui 40 franchi per una famiglia media.

Dall'altra è vero anche che «può essere fastidioso versare dei soldi in più per un lavoro che resta fondamentalmente lo stesso», commenta l'ASI. Senza contare che le grandi immobiliari, che gestiscono un numero importante di stabili, «avranno entrate maggiorate nell'ordine dei milioni senza sforzo alcuno».

Secondo alcune associazioni (come l'Associazione svizzera degli inquilini commerciali) sarebbe giusto che i gestori adattassero il tassi forfettari - tenendo conto del rincaro energetico - ma l'idea non incontra il favore delle immobiliari.

Fra queste ci sono anche Helvetia e WIncasa che confermano come i suddetti «sono restati inalterati anche quando l'energia costava poco, quindi non è opportuno intervenire ora».

Un'altra campana ancora sono le aziende, che sborsano ogni anno fatture a diversi zeri per i loro stabilimenti, qui le spese di amministrazione vanno nell'ordine delle migliaia di franchi. Malgrado l'entità dei soldi in ballo, si tratta però solo di frazioni del totale.

«È poco probabile che per queste cifre qualcuno andrà in tribunale», commenta sempre l'ASI, «tutto resterà quindi così com'è».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

SteveC 2 anni fa su tio
I furti legalizzati non sono una novità.
NOTIZIE PIÙ LETTE