Al via la sperimentazione di Hotelplan Group, obiettivo digitalizzare ulteriormente il mondo del turismo.
GLATTBRUGG (ZH) - Turismo e criptovalute. Un connubio curioso e sconosciuto a più, tanto da far stropicciare gli occhi ai neofiti in campo di finanza e web. Ma partiamo dall’inizio.
Di cosa si tratta - Per criptovalute si intende genericamente una moneta virtuale decentralizzata, cioè non controllata dalle banche. E fin qui tutto bene. Blockchain è invece un insieme di strumenti e tecnologie in grado di svolgere funzioni simili a quelle poste in essere da banche o intermediari finanziari.
A questo punto, se un gigante Svizzero del turismo in fatto di organizzazione e prenotazione viaggi decide di aderire alla rete blockchain, il gioco è fatto: i viaggi possono essere pagati in criptovaluta. Tutto ciò è già possibile con il tour operator elvetico Hotelplan che, dallo scorso aprile, accetta, come mezzo di pagamento delle prenotazioni, anche Bitcoin ed Ethereum.
Al via la sperimentazione - «Se il nuovo metodo di pagamento è apprezzato dai clienti - spiega Laura Meyer, CEO Hotelplan Group - potremmo considerare di estenderlo a tutte le prenotazioni online, nonché alle altre nostre unità aziendali svizzere Interhome Group e bta first travel».
In effetti, attualmente, nelle 83 filiali di Hotelplan Suisse in Svizzera e con Finass Reisen, possono essere accettati pagamenti digitali solo a partire da un minimo di 5mila CHF. Saranno dunque i turisti a decidere sul successo o meno dell’iniziativa, che si inserisce nel pieno del processo di evoluzione 3.0 del Web.