Nel 2022 il Ceo di Nestlé Mark Schneider ha incassato 10,3 milioni di franchi.
VEVEY - Si conferma a doppia cifra - in milioni - la retribuzione del presidente della direzione di Nestlé Mark Schneider: nel 2022 il manager con doppio passaporto tedesco e americano ha incassato (contributi di cassa pensione compresi) 10,3 milioni di franchi, in lieve calo rispetto ai 10,6 milioni dell'anno precedente, emerge dal rapporto sulle remunerazioni pubblicato oggi in margine ai risultati annuali della multinazionale alimentare.
Per guadagnare gli stessi soldi un consigliere federale deve rimanere in carica circa un quarto di secolo, un salariato svizzero medio è tenuto a rimanere attivo 129 anni, mentre un ticinese è invitato a lavorare per 155 anni, emerge da un rapido calcolo statistico volto a inquadrare il compenso nel tessuto elvetico. Va anche detto che il dirigente 57enne con laurea all'università di San Gallo e MBA a Harvard (Usa) guida un gruppo con un fatturato di 94 miliardi di franchi, che ha generato un utile di 9 miliardi.
L'intera direzione di Nestlé ha ricevuto l'anno scorso compensi per 57,8 milioni, a fronte dei 48,5 milioni del 2021 (sono subentrati due membri in più), mentre al consiglio di amministrazione sono stati versati 9,6 milioni, un dato analogo a quello dell'esercizio prima, con la parte del leone di 3,5 milioni andata al presidente (ed ex Ceo) Paul Bulcke.
Nestlé ha origini che risalgono all'Ottocento e porta il nome di un farmacista e imprenditore tedesco naturalizzato svizzero, Heinrich (Henri) Nestlé (1814-1890), che nel 1866 inventò un alimento specifico per i bambini che non potevano essere allattati al seno: la farina lattea. Oggi (rapporto d'esercizio 2022) il gruppo è un colosso attivo in 188 nazioni con fabbriche in 77 paesi e un organico di 275'000 dipendenti. L'azione della società è anche la più importante quotata alla borsa svizzera; dall'inizio dell'anno il titolo ha guadagnato il 3%, mentre sull'arco delle 52 settimane la performance è negativa, pari al -8%.